Bonus assunzioni, quali sono vantaggi che hanno i datori di lavoro se contrattualizzato nuovi lavoratori: cosa dice la legge
In Italia il mercato del lavoro deve essere rilanciato. Troppe persone non riescono a trovare una giusta occupazione che dia diritti e doveri inalienabili. Non è un problema solo dei giovani poiché anche tante persone più avanti con l’erà non trovano un’occupazione dignitosa.
Nel corso degli anni varie leggi hanno messo in campo degli incentivi affinché le aziende assumino, ottenendo sgravi contributivi.
Il panorama delle agevolazioni è ampio anche perché sono state scritte nel corso di varie legislature e da diverse forze politiche. Inoltre alcune regioni potrebbero avere delle leggi proprie.
Si parla tanto del Reddito di Cittadinanza che frena l’occupazione ma un vantaggio per i datori è proprio assumere un beneficiario della misura come prevede l’articolo 8 del decreto legge 4/2019.
Dal 1° gennaio 2022 un incentivo spetta anche in favore delle agenzie per il lavoro se l’assunzione avviene tramite la loro intermediazione.
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L’esonero contributivo vale per chi effettua assunzioni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, che sia full o part-time, come pure per i contratti a tempo determinato o di apprendistato. Ma in quanto consiste l’esonero? È di un importo pari al valore mensile del Reddito di cittadinanza che percepito, per un periodo uguale alla differenza tra 18 mesi e le mensilità già godute.
Per fare un esempio, chi riceve 400 euro per 12 mesi, gli spetta un esonero contributivo di 400 euro per un periodo di 6 mesi.
Vantaggi anche per chi percepisce la Naspi, ossia l’assegno di disoccupazione. Il datore di lavoro ha diritto a un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al soggetto interessato nel caso in cui non fosse stato assunto.
Stesso discorso per i cassa integrati. L’esonero è del 50% ed è riconosciuto per un periodo non superiore a: 18 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato; 12 mesi se a tempo determinato.
Dal 2022, come prevede la legge di bilancio, c’è una novità. Riguarda le assunzioni di lavoratori che risultano beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale a seguito di accordo di transizione occupazionale. L’incentivo è pari al 50% dell’ammontare del trattamento straordinario d’integrazione salariale.
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Incentivi ci sono anche per favorire l’occupazione giovanile con sgravio contributivo del 100% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato. Il diritto vale per l’assunzione di under 36.
Altri bonus vengono applicati per l’entrata in azienda in regioni del Sud Italia (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) e chi assume – anche in altre regioni – con contratto indeterminato qualsiasi lavoratore, indipendentemente dall’età.
Infine, bonus sono previsti per studenti, diplomati, società cooperative, lavoratori in sostituzione, nel mondo dello sport, donne disoccupate over 50 e disabili.