Ecco quali requisiti occorrono per ottenere l’assunzione nella squadra di professionisti della previdenza dell’Ente statale. Cosa è necessario
A partire dall’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, l’INPS è stato coinvolto come mai in precedenza in una campagna massiccia di distribuzione di aiuti e sussidi economici a favore di diverse categorie di lavoratori e di pensionati. In particolare, sono state prioritariamente raggiunte le fasce degli appartenenti alle attività interrotte per motivi sanitari, mentre le pensioni sono state eccezionalmente pagate alla fine del mese precedente, anziché all’inizio del successivo.
Quello dell’Ente previdenziale si è dimostrato uno sforzo considerevole che ancora oggi prosegue con il pagamento dei bonus governativi contro il caro bollette e l’aumento dei prezzi sui beni di consumo causa inflazione, oltre a far “quadrare” la rivalutazione anticipata degli importi pensionistici in base agli indici ISTAT. Spesso, è necessario fissare delle priorità di ricevimento per via della limitata disponibilità di credito.
Insomma, si finisce per scrivere e leggere soltanto dell’INPS quando è chiamato a “fare presto”, a sbloccare prassi farraginose di varia natura, a recuperare un tempo ed erronee decurtazioni. Ma per chi volesse, cosa deve sapere se desidera annoverarsi nel numerosissimo personale subordinato alle direttive dell’Istituto della previdenza sociale?
LEGGI ANCHE: In pensione a gennaio a 64 anni: come fare e cosa perdi
Per lavorare all’INPS, bisogna sostenere un regolare concorso pubblico che periodicamente viene indetto nelle fasi di ricambio generazionale dei dipendenti. Le figure professionali sono di vario tipo: funzionario amministrativo, informatico, dirigente amministrativo; oppure si può chiedere di accedere all’Avvocatura dell’INPS. Per la maggior parte dei posti disponibili, è richiesto un diploma di scuola superiore, ma per alcuni ruoli (dirigente ecc.) è necessaria la laurea.
LEGGI ANCHE: Vuoi assumere una badante? Quanto ti costa: tutte le cifre
Nelle prove orali, inoltre, viene verificata la conoscenza di almeno una lingua straniera come l’inglese, il francese, il tedesco o lo spagnolo. Presso l’Avvocatura dell’INPS, può essere svolto il praticantato per l’esercizio della professione forense anche se la pratica non è in alcun modo valida per l’ammissione nei ruoli dell’Avvocatura dell’Istituto, tranne invece poter avere la finalità di acquisire il riconoscimento di una borsa di studio.