Pagamento in contanti o POS: ai commercianti conviene, ma non lo sanno

Il pagamento elettronico con il POS è diventato da tempo obbligatorio per i commercianti: quale sono i vantaggi rispetto ai contanti

Pagare con il pos quanto costa
POS (Pixabay)

Dal 2012 il POS è obbligatorio per tutti i commercianti, tuttavia, soltanto a partire dal 30 giugno 2022 il Governo ha introdotto delle sanzioni per coloro che rifiutano i pagamenti elettronici. La multa è pari ad una parte fissa che corrisponde a 30 euro più un’altra variabile che cambia in base al valore della transazione ed è del 4% dell’importo negato.

Inoltre, il cliente che si vede rifiutato il diritto del pagamento con il Pos può chiamare il numero gratuito della Guardia di Finanza. L’obbligo si estende a qualsiasi attività commerciale, anche quelle degli ambulanti che si trovano ad esempio in mercati e fiere.

Pagamento Pos, perché conviene di più rispetto al contante

Pagare con il pos quanto costa
POS (Pixabay)

Sono molti i commercianti che alla richiesta di pagamento elettronico da parte del cliente storcono ancora il naso. Inoltre, l’associazione dei consumatori di Consumerismo No Profit, ritiene che i costi di gestione di carte e bancomat e le commissioni sui pagamenti elettronici, non fanno altro che accrescere le casse degli istituti di credito a danno dei consumatori.

Leggi anche: Vuoi assumere una badante? Quanto ti costa: tutte le cifre

Tuttavia, in base ad alcuni dati pubblicati dalla Banca d’Italia, sembra proprio che i pagamenti con il POS consentono un risparmio per il negoziante rispetto a quelli in contanti. Infatti, per gli esercenti il costo medio rispetto alla vendita è pari all’1% nel caso di versamenti con la carta o attraverso lo smartphone. Mentre, nel caso di contanti, il costo si abbassa allo 0,65%. Ciò è dovuto in ragione dei maggiori oneri che derivano dal cash, legati alla sicurezza, come ad esempio i furti, il trasporto valori, le assicurazioni senza prendere in considerazione il tempo impiegato per contare il guadagno a fine giornata.

Leggi anche: Ce l’hai buttato nel cassetto: vendilo e guadagni un botto

Inoltre, a questo va aggiunto l’onere pagato da tutti i contribuenti, per stampare le banconote e sostenere i controlli anti-contraffazione. Tutto questo richiede una spesa annua pari a 7,4 miliardi di euro, si tratta chiaramente di costi ripartiti tra Stato e negozianti. Tra l’altro, attualmente sono tantissime le offerte a favore dei commercianti per la gestione dei pagamenti elettronici. Quella più vantaggiosa offre 0€ di canone mensile e una commissione dell’1 per cento per ogni transazione.

Gestione cookie