Non arrivano di certo buone notizie per coloro che stanno per lasciare il mondo del lavoro: l’importo dell’assegno sarà esiguo
È sicuramente quello del pensioni il tema più caldo in Italia negli anni passati e sicuramente anche ad oggi. Dopo la fine di Quota 100 e di Quota 102 che uscirà di scena il prossimo 31 dicembre 2022, toccherà al neo governo Meloni trovare una nuova soluzione per far uscire le persone dal mondo del lavoro.
Nel caso in cui il nuovo Governo non troverà un accordo, allora si tornerà alla Legge Fornero che prevede l’uscita dal mondo del lavoro a 67 anni con 20 anni di contributi versati. Negli ultimi giorni, poi, l’Osservatorio Istat ha reso noto dei dati sulle pensioni non proprio felici che preoccupano non poco chi sta per abbandonare il mondo del lavoro.
I dati resi noto dall’Osservatorio Istat sulle prestazioni pensionistiche e i beneficiari portano alla luce un dato allarmante: circa un terzo dei pensionati, pari al 32,8%, riceve una pensione che non raggiunge neanche le 1.000 euro al mese. La media dei redditi da pensione è di 19.443 euro l’anno ma ci sono quasi 5,3 milioni di pensionati che percepiscono meno di 1.000 euro ricevendo solo l’11,6% dell’importo complessivo.
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I dati sono poi più allarmanti per quanto riguarda le donne: le persone di sesso femminile pensionate che percepiscono un assegno pensionistico inferiore a mille euro al mese raggiungono una percentuale del 40,6% del totale. Si tratta, in numeri, di circa 3,38 milioni di donne.
Un altro dato per quanto riguarda le pensioni arriva invece dal casellario dei pensionati e riguarda il numero complessivo di prestazioni. Per quanto riguarda il 2021 sono state erogate quasi 23 milioni di prestazioni, nello specifico 22.758.797, uno 0,2% in più rispetto il 2020.
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I beneficiari delle prestazioni pensionistiche sono 16.098.848, un +3,6% sul 2020 e con una media di 1,4 pensioni a testa. Di questi numeri le donne rappresentano il 52% dei pensionati ma gli uomini percepiscono il 56% dei redditi da pensione. Come detto, l’importo medio dei redditi percepiti dalle donne è inferiore rispetto a quello degli uomini del 27%. Si parla di 16.501 euro contro 22.598 euro.
Coloro che stanno per entrare nel mondo del lavoro, dunque, dovranno mettere in conto che potranno ricevere una vera e propria pensione da fame, di gran lunga inferiore allo stipendio che percepivano da lavoratori.