In Italia sono sempre più le persone che vivono in uno stato di povertà: in questi casi interviene anche la Caritas
Sfortunatamente i poveri in Italia aumentano sempre di più. Si tratta di persone che spesso non hanno nemmeno da mettere un piatto caldo in tavola e non riescono ad acquistare beni di prima necessità. Sono tanti gli enti e le associazioni che cercano di aiutare queste persone e, prima tra tutti, la Caritas.
La Caritas, ente confessionale della CEI, promuove la carità nella comunità cristiana e aiuta in maniera tangibile e famiglie in difficoltà. L’aiuto più sostanziale della CEI è l’invio di un pacco a queste famiglie che contiene generi di prima necessità e quindi alimentari e per la casa. Vediamo chi può richiedere il pacco della Caritas e con quali requisiti.
In Italia l’indice di povertà ha raggiunto cifre davvero allarmanti, toccano di 5 milioni e mezzo di persone, di cui quasi 2 milioni risultano vivere in povertà assoluta. L’incidenza è maggiore nel Sud del Paese con un più 10% dal 9,4% del 2020. La percentuale scende al Nord dal 2020 al 2021 soprattutto nel Nord-Ovest dove si passa al 6,7% dal 7,9% del 2020.
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Le persone meno abbienti possono ottenere un pacco alimentare della Caritas presentando il proprio indicatore ISEE. Potranno ottenere l’aiuto da parte della Caritas coloro che hanno un valore ISEE corrente inferiore a 9.360 euro ed un valore ISEE ordinario inferiore invece a 6mila euro.
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Possono richiedere il pacco anche coloro che hanno un ISEE compreso tra i 6mila e 14mila euro comprensivo di un reddito familiare pari a 400 euro per i nuclei con un solo componente. Per i nuclei con 2 componenti la cifra sale a 600 euro e poi a 800 euro per i nuclei con 3 o più componenti.
Altro requisito per ottenere il pacco Caritas è la situazione economica mobiliare che deve essere inferiore a 10mila euro per i nuclei con un solo componente; inferiore a 15.000 euro per nuclei con 2 componenti; inferiore ad un limite di 20.000 euro per nuclei familiari con 3 o più componenti. Infine deve essere inferiore a 20.000 euro per nuclei con la presenza di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.