Il gas è al ribasso dopo l’accordo in Ue mentre gli Stati membri hanno le riserve piene. Ciò sta provocando una conseguenza incredibile
L’accordo raggiunto negli ultimi giorni dai paesi membri dell’Unione europea sul prezzo del gas ha provocato in fretta un ribasso del costo sul prezioso idrocarburo sulla borsa di Amsterdam. E’ l’effetto dell’intesa sugli acquisti comuni tra i paesi membri che sposterà, in tal modo, il potere di acquisto verso gli acquirenti.
Il tetto al prezzo del gas, invece, sarà variabile in base alle contingenze del mercato e sarà trovato un accordo entro marzo 2023. Ciò provocherà l’effetto di abbassare le bollette del gas e della luce. Infatti, il prezzo del gas sulla borsa di Amsterdam è sceso vertiginosamente dal giorno dell’accordo e soltanto ieri ha avuto in lieve rialzo.
Ciò significa che nei primi mesi del 2023 le tariffe del gas e dell’energia elettrica scenderanno e ci sarà una frenata dell’inflazione. Oltre a questo aspetto, bisogna registrare che si è raggiunto soltanto ora questo accordo in Europa perché, non conoscendo la reazione del fornitore principale, ossia la Russia, i paesi hanno preferito dapprima riempire le riserve di gas.
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Oggi le riserve sono colme per tutti i paesi membri e ciò sta provocando una cosa incredibile negli Stati Uniti. Infatti, gli alleati atlantici avevano aumentato la produzione di gas in questo periodo per sostenere l’Europa attraverso l’invio di navi cisterna con gas liquido da rigassificare poi in loco.
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Il tutto per velocizzare le forniture di gas e non solo. Il riempimento dei serbatoi ha, però, frenato la richiesta degli europei. La conseguenza pazzesca è che il gas in produzione viene bruciato. E’ il paradosso di questo momento critico per l’energia per il quale mentre da una parte si pagano fior di quattrini per le bollette del gas altrove si è costretti a bruciarlo.