Il pagamento del bollo auto, obbligatorio per tutti i possessori di un veicolo, sta mandando molti nel caos in questi giorni a causa di una lettera
Il bollo auto, noto anche come calcolo della tassa regionale automobilistica, in passato era denominato anche tassa di circolazione. Si tratta di un tributo regionale obbligatorio per tutti i possessori di un’auto, indicati dal Pubblico Registro Automobilistico. Il corrispettivo da pagare dipende da diversi fattori:
- Potenza del mezzo, sopra i 185 kW si parla del cd “superbollo”;
- coefficiente definito dalla Regione di residenza del proprietario del mezzo;
- classe d’inquinamento (Euro I, Euro II, ecc.);
- età del mezzo, in tal caso sono esentati i veicoli d’epoca, i veicoli di interesse storico e collezionistico iscritti ai relativi registri.
Il tributo va pagato ogni anno dai proprietari di una o più automobili provvisti di assicurazione auto. Non conta, infatti, se la vettura circoli o meno. Nel dettaglio, la tassa va versata con cadenza annuale entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza. Inoltre, le corresponsioni seguono scadenze precise in base alla tipologia del veicolo, all’immatricolazione o agli eventuali passaggi di proprietà effettuati.
Bollo auto: in arrivo la lettera con la richiesta di pagamento
Qualora non si proceda al versamento del tributo, gli enti competenti inviano una richiesta di pagamento, ma questa procedura differisce da una regione all’altra. Le variazioni riguardano non soltanto le somme da pagare ma anche le scadenza. Inoltre, quando non si è provveduto al versamento del bollo alla cifra effettiva, si aggiungerà una sanzione più gli interessi.
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Negli ultimi giorni sta facendo discutere quanto sta succedendo nella Regione Toscana. In base ai dati, pare, infatti, che un cittadino su quattro non paga il bollo auto. Proprio per questo, in molti stanno ricevendo gli avvisi delle scadenze per l’anno 2022. Tuttavia, tantissimi residenti devono ancora provvedere al pagamento del bollo per l’annualità 2020.
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In Toscana, dunque, stanno arrivando diverse richieste di pagamento del tributo per l’anno 2020, si contano almeno 600.000 comunicazioni che dovrebbero arrivare nel mese di novembre. Mentre le comunicazioni dovrebbero essere circa 700.000 per quanto riguarda il versamento dell’anno corrente.