Qualche anno fa, Vasco Rossi è andato in pensione, ma continua a maturare profitti: diamo uno sguardo al suo impero incredibile.
Ha compiuto 70 anni lo scorso febbraio e da quattro dovrebbe essere in pensione, eppure non si è mai fermato e si sente in grandissima forma. Perché se c’è oggi una star della musica italiana che riesce a coniugare al meglio età e successo discografico è senza dubbio lui: Vasco Rossi.
Nonostante l’affetto per quelli che furono i tempi della “vita spericolata“, che ricorda molto spesso nelle sue Stories sui social, in particolare Instagram, il Blasco nazionale è ormai un uomo maturo, che però non si arrende all’evidenza dell’età. Anzi, se nel 2012 qualcuno si era preoccupato per la sua salute, quei problemi sembrano solo un lontano ricordo.
Non facciamo torto a nessuno dicendo che il rocker di Zocca è l’equivalente italiano di quello che Oltremanica sono star anche più longeve artisticamente come Mick Jagger e Keith Richards, le due anime e fondatori dei Rolling Stones. Questo “vecchietto” che non ne vuole sapere di fare i conti con l’età, peraltro, come abbiamo sottolineato, nel 2018 dovrebbe essere andato in pensione.
Il condizionale è d’obbligo per due motivi verosimilmente legati tra loro: il primo è che non è mai stato reso noto in maniera ufficiale dal diretto interessato, il secondo è che Vasco Rossi in questi quattro anni non ha mai smesso di lavorare e sebbene la pandemia abbia fermato i suoi concerti, non gli ha impedito di restare in contatto coi suoi fan.
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Sta di fatto che – a quanto riportarono all’epoca diversi siti e quotidiani – nel 2018 il rocker di Zocca avrebbe finito di versare 40 anni di contributi all’ENPALS, l’ente previdenziale che tutela i lavoratori dello spettacoli e che ormai da 10 anni è stato assorbito dall’INPS. Un calcolo che si basa più su una congettura che altro: infatti, nel 2018 il cantante festeggiò i 40 anni dall’uscita del suo album d’esordio, “Ma cosa vuoi che sia una canzone…”. Da allora, i contributi versati sarebbero cresciuti considerevolmente, ma non sappiamo a quanto possa effettivamente ammontare la sua pensione.
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Vasco Rossi sarebbe dunque il classico “pensionato d’oro” che ha lavorato una vita, ma attenzione perché continua ancora a fare grandi profitti. Ricordate, giusto per dirne una, il suo storico concerto a Modena Park nel 2017? Si tratta del concerto con più paganti nella storia della musica mondiale, 220mila ticket staccati per introiti totali pari a 12 milioni di euro.
Cifra che si triplica se si pensa ai diritti venduti alla Rai per la trasmissione dell’evento, gli spot e tutto il merchandising connesso. Secondo Business Insider, mediamente intorno a Vasco c’è un giro d’affari da 11 milioni di euro l’anno. Inutile evidenziare che è una cifra davvero niente male per un pensionato.