Sono in arrivo importanti novità per i per i possessori della Naspi: andiamo a scoprire cosa succede ad ottobre
Il 2022 è un anno i cui i bonus e gli indennizzi economici la stanno facendo da padrone per milioni di italiani: dai disoccupati, a coloro che chiedono il Reddito di cittadinanza, fino ai titolari della Naspi, che sono in attesa di risposte da parte dell’INPS. Ottobre a quanto pare potrebbe essere il mese decisivo.
Come ben sappiamo, la sede principale dell’INPS diffonde la notizia, poi saranno i diversi punti di ogni comune e città a garantire gli indennizzi per i disoccupati. Ricordiamo, che i possessori della Naspi, dovranno accedere nel loro fascicolo previdenziale per verificare se tutto ciò andrà bene.
Bonus Naspi 200 euro, dove pagano
Il pagamento del bonus della Naspi, rientra nelle ultime due settimane del mese di ottobre, come emesso anche da un comunicato dell’INPS. Il pagamento, sarà emanato a coloro che fecero domanda Naspi o Dis-Coll, a giugno 2022. Chi avrà fatto richiesta dopo quel periodo non otterrà i 200 euro previsti.
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Le zone d’Italia in cui si sono accertati più pagamenti, dal Veneto con Verona, passando a Perugia, fino al Meridione con Caserta in Campania fino alla Puglia con Barletta ed Andria. In altre zone di Italia, dove gli agglomerati urbani sono molto più grandi ed abitati, come Firenze, Roma, Napoli e Bari bisognerà aspettare un po’ di più. Infatti, sembra che la situazione sia ancora in fase di stallo.
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Fondamentale sapere comunque, che i pagamenti arriveranno, anche se bisognerà attendere qualche mesetto in più. Otterranno questo bonus apprendisti, personale artistico con rapporto di lavoro subordinato e dipendenti a tempo determinato per chi lavora in pubbliche amministrazioni.
Saranno esclusi invece dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, coloro che hanno ottenuto bonus pensionamento di vecchiaia e operai agricoli a tempo determinato e indeterminato. Come è scritto ufficialmente sul portale dell’INPS sarà il datore di lavoro riconoscere il sostegno, previa acquisizione di una dichiarazione da parte del lavoratore di non essere titolare di trattamenti pensionistici, a carico di qualsiasi forma previdenziale, di trattamenti di accompagnamento alla pensione e di Reddito di Cittadinanza.