Chi non ha letto l’avviso di Poste troverà il libretto chiuso

Poste Italiane pochi giorni fa ha definitivamente chiuso alcuni Libretti postali: ecco quali, il motivo e cosa devono fare gli intestatari

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poste italiane (Foto Facebook Poste Italiane)

Molti tra le quasi 5 milioni di persone che possiedono dei Libretti Postali hanno ricevuto una brutta sorpresa da Poste Italiane. Si tratta di persone per lo più sbadate dal momento che Poste per mesi ha emanato una comunicazione apposita riguardo quello che sarebbe accaduto ad alcuni libretti di risparmio.

Tale comunicazione è stata emanata da Poste già nel mese di marzo, con un preavviso di ben sei mesi. Nonostante ciò, come detto, molti non hanno prestato attenzione a questo avviso ed ora si trovano con il libretto chiuso. Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire nel dettaglio cosa è accaduto.

Poste, libretti dormienti: ecco quali sono stati chiusi

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Poste Italiane (Foto Facebook Poste Italiane)

Sono centinaia di migliaia gli italiani che possiedono un libretto di risparmio postale. Si tratta di una forma di risparmio emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., sono garantiti dallo Stato Italiano e sono collocati per mezzo degli sportelli di Poste Italiane. Proprio per questi motivi e per il fatto che non sono pignorabili che i libretti vengono scelti da tantissime persone.

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La chiusura di molti libretti postali riguarda quelli definiti “dormienti”, ovvero quei libretti sui quali non c’è movimentazione da 10 anni e che hanno una cifra superiore a 100 euro. Si tratta di libretti che sono stati, di fatto, dimenticati. Sono proprio questi i libretti che sono stati chiusi da Poste Italiane. La data ultima entro la quale bisognava comunicare a Poste cosa fare con il libretto dormiente era quella del 20 ottobre.

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Coloro che non hanno letto l’avviso di Poste e che ora si ritrovano con il libretto chiuso devono sapere che le somme depositate non sono andate perse ma, semplicemente, non sono più competenza di Poste ma sono gestite da Consip. Consip, lo ricordiamo, è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana; una società per azioni il cui unico azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze.

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