Il caso del cantante Ed Sheeran: l’hacker che ha provato a truffarlo rubando la musica inedita del cantante viene incarcerato.
Torna a far discutere un caso del quale in molti hanno parlato nelle scorse settimane: si tratta di una vicenda che mette insieme una star internazionale, un hacker che ha tentato una truffa incredibile e il mondo delle criptovalute. Partiamo dalla vittima di questa vicenda, che senza dubbio non ha bisogno di presentazioni: si tratta del cantante pop Ed Sheeran, interprete di brani che hanno fatto il giro del mondo come “Perfect” e “Bad Habits”. Purtroppo per lui è incappato in una disavventura, che ora sembra avere un lieto fine.
Cosa è successo a Ed Sheeran: il caso del furto di canzoni
Insieme al popolare cantante, è finito nella rete dell’hacker che ha provato a compiere la truffa anche il rapper Lil Uzi Vert. Il truffatore risponde al nome di Adrian Kwiatkowski, giovane di 23 anni che vive ad Ipswich. Questi sarebbe riuscito a rubare – violando gli account digitali degli artisti vittime della truffa – diversi brani. In particolare, si tratta di 2 canzoni inedite di Ed Sheeran e di ben 12 del rapper finito nella trappola con la popstar internazionale.
Kwiatkowski, una volta che la vicenda è emersa, ha ammesso 19 capi di accusa nei suoi confronti, tra cui violazione del copyright e possesso di proprietà criminale. Nel frattempo sarebbe riuscito comunque a piazzare i pezzi inediti degli artisti truffati sul dark web. Non solo: l’affare gli avrebbe fruttato una cifra considerevole. Stiamo parlando di 150mila euro. Nel Mac dell’hacker sono stati scoperti 565 file audio illegali, comprese le canzoni di Sheeran e Vert. La vicenda nasce nel 2019, quando arriva la denuncia alle autorità statunitensi.
Leggi anche: Trucco che ti permette di risparmiare sulla bolletta del gas
Il management di diversi musicisti ha riferito al procuratore distrettuale di New York che qualcuno noto online come Spirdark aveva violato diversi account e stava vendendo il contenuto. Dalle indagini, si è così giunti a identificare l’hacker, che aveva venduto i brani facendosi pagare in criptovalute. Per lui ora è scattato l’arresto, con relativa condanna a 18 mesi di carcere.
Leggi anche: Sossio Aruta cerca lavoro, l’appello in diretta: “Aiutatemi”
La sentenza è stata emessa nelle scorse ore e non ci sono state reazioni ufficiali dei diretti interessati. Duro invece il giudizio dell’agente investigativo Daryl Fryatt, che ha spiegato come i due artisti sono stati privati della possibilità di pubblicare il loro lavoro. “Il crimine informatico non conosce confini”, osserva invece il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg Jr.