Pagare il bollo auto non è più come una volta, oggi infatti è un’operazione che si può effettuare facilmente. Anche così…
Il bollo auto è il tributo per auto e motoveicoli su base regionale, ma presente in tutta Italia. Fino a poco tempo fa bisognava andarla a pagare di persona, mentre ora la tecnologia, arrivata in soccorso, permette agli automobilisti di fare l’operazione comodamente da casa. Inoltre, con gli attuali sistemi, è possibile anche conoscere dapprima la scadenza per procedere al pagamento.
Il modo migliore per pagare questa tassa automobilistica è quello di collegarsi al portale dell’ACI e inserire nella sezione dedicata la targa del veicolo, oltre ad altre informazioni, per conoscere l’importo da corrispondere. Per effettuare il pagamento, così come per conoscere la scadenza, bisogna munirsi dello SPID o della CIE.
I passaggi per pagare comodamente il bollo auto
In primis, per pagare il bollo, bisogna accedere all’area riservata attraverso SPID o CIE, dopodiché bisogna registrarsi al servizio di promemoria automatico ed inserire indirizzo e-mail, codice fiscale e targa del veicolo. Alcuni giorni prima della scadenza si viene allertati per il pagamento. Con l’inserimento anche della regione di residenza si può conoscere, inoltre, la cifra del tributo.
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Per procedere al pagamento si può tenere conto del primo giorno del mese successivo alla scadenza. Se appena registrato, invece, bisogna far riferimento alla data di immatricolazione. C’è possibilità di pagare mediante carta di credito, metodo più veloce, che consente di estinguere immediatamente il debito.
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A concorrere alla cifra ci sono due fattori: la regione di residenza e i kW del veicolo.
Secondo le stime, nell’ultimo anno per il bollo sono stati spesi in media circa 242 euro. La regione meno costosa è risultata essere la Liguria, con un prezzo medio di 189 euro. Quella più cara, invece, il Lazio, con un costo medio di addirittura 443 euro.
Qualora ci si trovi a pagare il bollo in ritardo, fino al novantesimo giorno, l’importo dovuto sarà maggiorato dell’1,67%. Successivamente la mora salirà al 3,75%, mentre superato l’anno si passa al 30% più lo 0,5% per ogni semestre di ritardo.