Effettuare bonifici è il modo più semplice per trasferire denaro da un conto all’altro: il limite massimo che fa scattare i controlli del Fisco
In un mondo totalmente digitale l’utilizzo del denaro contante sta diventando sempre più desueto. L’obiettivo è quello di porre un freno all’evasione fiscale e di contrastare il riciclaggio di denaro. Proprio per garantire tutto ciò, a partire dal 1° gennaio 2022 è stato abbassato il tetto per i contanti a mille euro, prima fissato a duemila euro.
Questo limite si applica sia per i pagamenti verso altre persone che per quelli verso le aziende. Dunque, non sono ammesse neppure le donazioni e i prestiti tra parenti in contanti superiori a questa cifra. Tuttavia, si potrà continuare a superare la soglia dei mille euro per versare o prelevare sul proprio conto corrente o libretto di risparmio purché siano transazioni effettuate dallo stesso soggetto.
Un modo molto semplice per trasferire denaro è attraverso un bonifico istantaneo. Questa operazione consente di trasferire moneta da un conto ad un altro in meno di dieci secondi, 24 ore su 24, sette giorni su sette, con disponibilità immediata da parte del beneficiario.
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Prima di tutto per poter eseguire un bonifico istantaneo è fondamentale accertarsi che il proprio fornitore di servizi di pagamento partecipi all’iniziativa. É possibile effettuare questa operazione sia allo sportello che in modalità home banking. Inoltre, è necessario che la somma da versare sia già disponibile al momento dell’operazione. Nel caso in cui, infatti, il saldo fosse insufficiente il movimento non andrà a buon fine. Tra l’altro, bisogna anche possedere il codice IBAN del beneficiario e non è possibile revocare il bonifico istantaneo.
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Ciò sarà consentito soltanto in ipotesi rare come ad esempio problemi tecnici, invio duplicato o frode informatica. Dunque, l’unica differenza con il bonifico ordinario è la maggiore velocità di esecuzione di quello istantaneo, in quanto il meccanismo per poterli effettuare è pressoché lo stesso. Inoltre, il Consiglio Europeo dei Pagamenti, a partire dal 1° luglio 2019, ha esteso la cifra massima trasferibile a 100.000 euro. Inizialmente il limite che faceva scattare i controlli del fisco era fissato a 15.000 euro. All’estero – extra UE – scatta l’allarme invece già sopra i 12.500 euro.