Il nuovo premier pensa ad un pacchetto di incentivi che include sconti per i soggetti in difficoltà col pagamento delle utenze. Ecco il piano
È questione di giorni circa l’insediamento del nuovo governo. Occorreranno soltanto delle brevi consultazioni per limare la lista dei nomi relativi ai dicasteri, dopodiché il giuramento davanti al Presidente della Repubblica sarà il passaggio successivo che sancirà l’inizio della nuova legislatura. Le risposte immediate alle questioni lasciate in sospeso con le dimissioni del governo Draghi, dovranno seguire la continuità emergenziale che l’attuale quadro europeo presenta.
Il disbrigo degli affari correnti da parte dell’esecutivo uscente ha in realtà imposto la necessità di misure (essenzialmente economiche) straordinarie. L’inflazione che ha accompagnato l’aumento delle tariffe energetiche sta comportando il graduale rilascio di risorse finanziare per ammortizzare la morsa sui cittadini, le famiglie e le imprese (queste ultime sotto il rischio di chiusura non essendo in grado di sostenere le attuali bollette).
La riduzione delle forniture di gas dalla Russia hanno svelato una voragine nella dipendenza energetica dell’Europa, per la quale i cittadini stanno pagando direttamente in prima persona. Il pericolo è quello di un effetto domino sul bilancio di una famiglia e sul portafoglio di un pensionato (che in parte sta già avvenendo): lo stesso aumento dei prezzi ha tagliato il potere di acquisto e sul fronte dei più anziani, viene spesa quasi completamente la pensione (specialmente la minima) per evitare la chiusura delle utenze, a discapito di affitti od eventuali mutui, con conseguente pignoramento della medesima.
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Giorgia Meloni sta studiando un piano per sostenere i soggetti più a rischio di impoverimento a causa del ricatto dell’energia; insomma, coloro che proprio non ce la fanno. Secondo le intenzioni già espresse in campagna elettorale, si pensa ad una sorta di moratoria per le bollette non pagate; in considerazione gli importi scaduti da almeno sei mesi, per fugare il rischio di distacco sotto le settimane più fredde dell’anno. Ad affiancare l’intervento, anche l’innalzamento della soglia ISEE per ottenere i bonus gas e luce dagli attuali 8mila euro.
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Nel frattempo sono in scadenza il taglio degli oneri di sistema e lo sconto del 5 per cento dell’iva a favore delle utenze del gas. Senza proroghe, si accentueranno i danni dovuti alla chiusura delle forniture. L’attuale prassi ha accelerato il distacco dalla Rete relativo agli insolventi, saltando la fase di depotenziamento e raggiungendo direttamente la messa in mora. La previsione realistica di un quarto decreto Aiuti potrebbe evitare tali gravi inconvenienti, confermando, fino a fine anno, perlomeno i tax credit alle imprese che hanno registrato aumenti almeno del 30 per cento rispetto al 2019, oltre i suddetti sconti su iva e oneri.