Pensioni, INPS dalla parte del consumatore: cosa cambia

L’INPS per aiutare i pensionati italiani ha ridisegnato i servizi digitali per renderli più semplici ed intuitivi

INPS
INPS (Foto Pixabay)

Sono milioni in Italia le persone che ricevono ogni mese l‘assegno pensionistico. Si tratta di persone che dopo decenni di lungo lavoro possono godersi il meritato riposo della pensione. Molte di queste, però, non sanno che potrebbero ricevere una pensione maggiorata dal momento che non sanno nemmeno essere dei potenziali beneficiari dell’aumento.

La legge, infatti, prevede che le prestazioni INPS, e quindi anche la pensione, sono erogate su richiesta esplicita del cittadino. Proprio per questo motivo che l’Istituto di previdenza sociale ha ridisegnato i servizi digitali che saranno molto più semplici ed intuitivi ed in grado di informare l’utente anche sui propri diritti inespressi.

INPS e pensioni: arriva l’assistente digitale in aiuto degli utenti

INPS
INPS (Foto Adobe)

Sono tanti i nuovi servizi digitali dell’INPS, dedicati alle diverse categorie di utenti. Tra i nuovi servizi, resi attuabili dalle risorse del PNRR, c’è anche quello del consulente digitale sulle pensioni che offre aiuto e consiglio proprio ai pensionati. Il consulente digitale semplificherà l’accessibilità ai servizi; trasformerà i diritti inespressi in prestazioni godute; integrerà l’importo della pensione e l’inclusione sociale dei cittadini meno informati e creerà curiosità e nuove abitudini.

Leggi anche: Pensioni INPS, chi dovrà restituire la quattordicesima

Obiettivo del consulente digitale è dunque trovare i potenziali utenti che hanno diritto ad una integrazione sulla pensione, informarli sui loro diritti, coinvolgerli e guidarli nel processo per ottenere la prestazione. Attualmente il servizio offre le seguenti prestazioni previdenziali: bonus quattordicesima; supplemento di pensione e integrazione al trattamento minimo.

Leggi anche: Anche la pensione di cittadinanza è a rischio con la Meloni?

Ovviamente il funzionamento dell’assistente digitale si basa su vari algoritmi che individuano i potenziali beneficiari dei diritti inespressi all’interno della grande mole di dati presente negli archivi dell’Istituto. Una volta individuata la platea, queste persone sono contattate ed invitate a seguire un percorso guidato per completare le informazioni necessarie all’erogazione della prestazione e per verificare in autonomia la propria situazione.

Il servizio, che presenta una interfaccia intuitiva, con domande chiare e dirette, è disponibile sia per gli utenti che accedono con identità digitale Spid o delega all’identità digitale sia senza autenticazione. Il consulente digitale è ovviamente in costante aggiornamento tramite un machine learning che monitora le domande più frequenti inserite nel pannello di ricerca, analizza i feedback e i successivi interventi di correzione dell’algoritmo di intelligenza artificiale.

Gestione cookie