Omesso versamento ritenute previdenziali: cosa si rischia

Le ritenute costituiscono un’eccezione in caso di omissione, in quanto non è prevista la riduzione sanzionatoria. A cosa dunque si va incontro

Omesso versamento ritenute previdenziali
Versamento ritenute (Foto Adobe)

Il passaggio di consegne dal governo uscente presieduto da Mario Draghi al governo della neoeletta Giorgia Meloni, è oramai alle porte. E non sarà un passaggio né facile né indolore. Le questioni prioritarie dell’attuale agenda politica rimarranno aperte a causa del vorticoso susseguirsi dei drammatici eventi bellici e di crisi, e sarà dunque compito dell’esecutivo che a breve presterà giuramento, dare risposte tempestive.

L’incidenza degli fatti che stanno inasprendo la crisi internazionale sotto il piano economico ed energetico, erode quotidianamente le aspettative dei cittadini nel loro tenore di vita e pertanto il governo – come quello attuale sta facendo – libera con gradualità risorse finanziarie per mantenere la tenuta del sostentamento nelle fasce più bisognose. Ovviamente, non senza pressione sulle stesse casse dello Stato.

Omesso versamento ritenute previdenziali: quali sanzioni

Omesso versamento ritenute previdenziali
Versamento ritenute (Foto Adobe)

Nelle prossime settimane riemergeranno in una compagine politica del tutto nuova le tematiche sulle quali si lavora quotidianamente: il conflitto russo-ucraino, la riduzione della disponibilità di gas, la galoppante corsa dell’inflazione; tutte dimensioni del problema che avranno la eco sul finanziamento di bonus e incenviti, il futuro del Reddito di Cittadinanza e il futuro dell’Assegno Unico.

La priorità resta però quella di affrontare l’aumento dei costi delle bollette. Ed è sotto gli occhi di tutti che questo è un obiettivo per il quale una parte dei cittadini ne è rimasta schiacciata economicamente in qualità di cittadini o come lavorati e titolari d’impresa. Tale crisi, dunque, pone un pericolo anche nella riscossione delle tasse, attivando di conseguenza gli strumenti che la normativa prevede per il recupero del credito.

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Nell’ambito del versamento previdenziale delle ritenute, in particolare, la riscossione risulta particolarmente rigida. In generale, gli omessi versamenti delle ritenute previdenziali per un importo fino a 10mila euro annui prevedono una sanzione minima pari allo stesso importo, ma priva della riduzione sanzionatoria. Il versamento, a carico del datore di lavoro, riguarda le ritenute dei contributi INPS in capo al lavoratore, equivalenti circa al 9,19%, oltre i contributi a carico dello stesso datore.

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Il versamento deve avvenire entro il 16 del mese successivo a quello in cui maturano. Dal 2016 è stata introdotta una parziale depenalizzazione del reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali. C’è tempo tre mesi dalla notifica dell’accertamento della violazione per regolarizzare il versamento, altrimenti si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000 (sempre per omessi versamenti fino a 10mila euro).

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