Il caro bollette sta mettendo a dura prova gli italiani e in particolar modo quelli che vivono in un condominio: il motivo
La crisi energetica sta mettendo a dura prova l’intera Unione Europea e, ovviamente, anche l’Italia. Durante la giornata di ieri il ministro per la Transizione Ecologica Cingolani ha firmato il Piano di riduzione dei consumi di gas naturale che include vari punti tra cui dei limiti per quanto riguarda l’accensione dei riscaldamenti.
Il caro bollette non potrebbe portare solo ad una vera e propria crisi energetica ma anche a vari problemi di salute. La mancanza o la riduzione delle forniture energetiche di gas ed elettricità potrebbe infatti avere come effetto collaterale che molti italiani, soprattutto i più fragili, potrebbero ammalarsi.
Bollette e condominio: brutta sorpresa per il teleriscaldamento
Questa emergenza di carattere sanitario potrebbe riguardare circa 7 italiani su 10 dei 40 milioni che vivono in un condominio. In un articolo del Fatto Quotidiano si legge di una fatto accaduto in uno stabile di Torino dove, a causa di una morosità, è stata staccata la fornitura del gas in tutto il palazzo.
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A complicare le cose per quanto riguarda i condomini è che questi sono forniti di teleriscaldamento. Si tratta di un sistema di produzione centralizzata di calore distribuito direttamente alle utenze mediante una rete di doppie tubazioni interrate. Attraverso il teleriscaldamento si potrà riscaldare casa e avere acqua calda.
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Si tratta di una buona alternativa alle caldaie che, così, sono sostituite da scambiatori di calore che consumano anche di meno. Il problema ha inizio però quando i condomini si trovano alle prese con bollette troppo alte dal momento che non possono ricorrere neanche alla concorrenza sul mercato dato che molti fornitori non hanno a disposizione il sistema di teleriscaldamento.
Il presidente Anaci, Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari, spiega che l’aumento delle bollette è reso ancora più insostenibile dai condomini che hanno il teleriscaldamento dal momento che gli stabili non sempre sono raggiunti anche dalla rete gas. Questo significa che viene meno la possibilità di passare ad altra fonte energetica.
