Il Governo vara una nuova misura economica per tagliare gli aumenti delle bollette che hanno colpito il consumo energetico. I dettagli
Una fonte come quella del gas sta diventando il sinonimo dell’attuale crisi internazionale generatasi dal conflitto russo-ucraino; è proprio l’energia che nel contesto europeo è diventata la materia di scambio e al tempo stesso l’ostaggio fra intimidazioni e tentativi di accordi. Per intanto i cittadini europei stanno andando verso un inverno che prevederà non poche difficoltà, se non drammaticità, per potersi scaldare.
Nonostante i proclami dei Paesi comunitari ad accelerare i piani relativi alla produzione di energia sostenibile, la verità è che la realizzazione comporta tempi troppo lunghi e la dipendenza energetica, in particolare con la Russia, soggetta ad una brusca interruzione, ha aperto una stagione di disperata corsa all’approvvigionamento delle risorse, sufficienti a soddisfare il fabbisogno dei propri popoli, da altre nazioni, comprese quelle nordafricane e medioorientali.
In Italia, il costo di gas e luce si è trasformato in un vero e proprio flagello per cittadini e imprese. L’arrivo delle bollette, nei migliori dei casi, costringe le aziende ad alzare i prezzi dei beni prodotti, ma non senza tagliare sulla qualità delle lavorazioni e della tolleranza nello sforzo produttivo dei lavoratori. Nel frattempo, l’inflazione costringe talune famiglie e singoli cittadini a razionare i beni di consumo secondo una logica simile a quella di un’economia di guerra.
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Non c’è dubbio, con l’arrivo dell’inverno, vivremo una stagione dura che sarà facilmente arginata dai consigli della Commissione Europea di cogliere l’occasione per godere dei benefici del freddo e di lavarsi soltanto con docce fredde, mentre un più che probabile piano di razionamento abbasserà di un grado la temperatura dei riscaldamenti presso case e uffici pubblici (e per meno ora).
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Il Governo ha approntato un bonus per il caro bollette, che fa seguito al bonus 200 euro per determinati lavoratori e pensionati. Il bonus bollette non consiste, questa volta, in un contributo economico, bensì in un “Fringe Benefit”, ossia in un benefit sul modello del welfare aziendale, con il quale le imprese offrono beni e servizi al posto del denaro. Pertanto sono coinvolti i lavoratori dipendenti che riceveranno un’una tantum oscillante da 258 a 600 euro, destinata al pagamento delle bollette di acqua, luce e gas. Gli importi sono deducibili al 100 per cento dal datore di lavoro, riducendo l’imponibile fiscale dell’impresa; dal punto di vista del lavoratore, si tratta di sono somme nette, non toccate da alcuna contribuzione o dal prelievo fiscale. Attualmente, il bonus è a discrezione delle aziende, non costituisce obbligo di legge.