L’Italia a breve avrà un nuovo parlamento e un nuovo governo di sua derivazione. Ecco le posizioni su alcuni temi caldi
L’Italia ha sciolto gli esiti delle urne e ha dato il via alla fase di formazione del nuovo parlamento. Inoltre, di conseguenza nascerà il nuovo governo che avrà la fiducia del parlamento targato centrodestra. Partito mattatore della coalizione che ha vinto le elezioni è Fratelli d’Italia che ha candidato la leader Giorgia Meloni quale premier.
Il nuovo governo dovrebbe insediarsi entro la fine di ottobre. A metà del prossimo mese, infatti, sono previste le consultazioni. Le posizioni del nuovo governo sui temi più sentiti sono abbastanza chiari, almeno in buona parte. Poi bisognerà verificare la possibilità di realizzare quanto è in mente alla nuova formazione parlamentare e al governo Meloni.
Sulle reddito di cittadinanza è noto che la posizione è nettamente contraria. Tuttavia, dovrebbe essere salvaguardato il sostegno, magari sotto un altro nome per questioni di etichette politiche, a favore di over 60, fragili e famiglie con minori. La riforma, però dovrebbe partire nel 2024 visti i tempi ristretti per la nuova legge di bilancio alla quale dovrà contribuire anche il governo uscente.
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Per la flat tax difficilmente si potrà attuare per tutti i redditi per questioni di bilancio. Il governo Meloni non intende fare altro debito e nemmeno, probabilmente, sarebbe poi accettato da Bruxelles. Per questo motivo unica possibilità è l’allargamento della tassa sui redditi al 15% già in vigore sui redditi dei lavoratori autonomi professionali ai redditi fino a 100.000 euro annui.
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Sulle pensioni è tutto molto vago. Non si conosce l’intenzione circa una norma strutturale di riforma sulla quale stava lavorando il governo Draghi con le parti sociali. Probabilmente saranno prorogate a tempo Opzione donna e Ape sociale. La Lega, alleata di Fratelli d’Italia, chiederà sicuramente la proroga di Quota 102.