Un risvolto drammatico della crisi economica in atto è l’aumento, esponenziale, del pignoramento delle pensioni. Ecco i drammatici dati di settembre 2022
I dati correnti della crisi economica in atto sono pesantissimi. Dal marzo 2020 al settembre 2022 sono stati lasciati sul tappeto quasi 70 miliardi di euro, il valore di una intera Legge di Bilancio. A questo si è aggiunto il dramma della guerra tra Russia e Ucraina con le sue conseguenze dirette ed indirette. Per non parlare del ritorno dell’inflazione.
Ad oggi il dato ufficiale è dell’8,6% ma gli esperti di economia e gli analisti principali la stimano oltre il 10% entro dicembre. Nel frattempo, però, gli effetti pratici sono già chiari. Il costo del carrello della spesa è aumentato dal 9,1% e la stagnazione dei consumi è già forte.
La stagnazione, sommata all’inflazione, sono l’anticamera della depressione economica, la discesa del valore del Prodotto Interno Lordo, il PIL. Una situazione drammaticamente eccezionale che richiede risposte altrettanto eccezionali.
Pensioni, in arrivo il pignoramento per 200mila
Una situazione economica di cui la conseguenza più diretta è l’esordio di una crisi sociale altrettanto drammatica. Non è difficile mettere in evidenza i dati della situazione delle famiglie fragili, in particolare quelle che vivono di stipendio, quelle monoreddito e soprattutto quelle dei pensionati.
Leggi anche: Borsa di Studio per i figli: la domanda da fare entro il 30 settembre
Pensionati che, secondo quanto riferisce il Direttore della Caritas di Roma, Giustino Trincia, vivono un momento difficilissimo e che a conti fatti sono i più esposti alla spire della crisi. Due fattori rischiano di travolgerli.
Da un lato il caro energia, il costo delle bollette ha raggiunto vette inimmaginabili, quella del gas è quasi raddoppiata in alcuni casi triplicata. Oggi sul mercato ICE Dutch TTF di Amsterdam, il mercato europeo di riferimento del prezzo, un metro cubo di gas costa 186 euro. Ad inizio 2022 era 103 nel 2020 prima della pandemia da coronavirus covid-19 era meno di 80.
Leggi anche: Bonus benzina e diesel, chi ne ha diritto: facciamo chiarezza
Da un altro lato c’è un dato terribile, oltre 200.000 pensioni sono oggetto di pignoramento per varie tipologie di difficoltà economiche. Tutto questo ha scatenato quella che, sempre la Caritas, definisce usura di prossimità.
L’usura di prossimità è un meccanismo per cui i pensionati chiedono mini prestiti, di 100-200 euro, per fare fronte all’aumento della spesa e delle bollette e finiscono coinvolti in meccanismo usurari che li obbligano a restituire 2-3 volte tanto la cifra ricevuta.
Per questo motivo, al fine di limitare al massimo il propagarsi dell’usura di prossimità,uno degli ultimi provvedimenti del Governo guidato da Mario Draghi, prima delle dimissioni, è stato quello di inserire nel Decreto Aiuti una norma che alza il limite di pignorabilità della pensione.
Fino a metà 2022 era pignorabile la pensione fino a 700 euro. Da settembre 2022 il limite è salito a 1000