Superare il pagamento del bollo auto significherebbe spostare la spesa per questa tipologia di auto tramite un incentivo. Di cosa si parla
A poco meno di un mese dal ritorno delle vacanze, o per chi non ha avuto la possibilità di farle, da qualsiasi spostamento, piccolo o grande, è l’ora di tirare i bilanci, come abitualmente si fa in prossimità dell’autunno (una sorta di consuntivo prima di ogni passaggio di fase). Insomma, tanto per i vacanzieri quanto per un pendolare, la voce di spesa di vitale rilevanza è indubbiamente l’auto.
Con un solo termine, si concentra una miriade di priorità che pesano in maniera particolare sul bilancio di una famiglia che non può fare a meno di una vettura: in primis, pensiamo all’acquisto del mezzo, ponderato in base alle esigenze del singolo o del nucleo familiare, specie se è presente più di un bambino; la manutenzione, ordinaria e straordinaria; ovviamente, il carburante e tutti gli obblighi di legge come il possesso di una polizza assicurativa e il regolare pagamento del bollo auto.
Bollo auto “obsoleto”: cosa potrebbe favorire una sua abolizione
Nella fattispecie dell’esodo d’agosto, un veicolo privato traina con sé varie spese accessorie, quali – come sanno bene i frequentatori delle autostrade – i pedaggi autostradali, vera spada di Damocle in occasione degli aumenti stagionali. Nello specifico dell’anno in corso, il vero protagonista degli aumenti è rappresentato dal carburante – benzina e diesel – il cui prezzo continua ad oscillare tra la speculazione dei mercati internazionali sulle tariffe e la calmierazione statale dovuta essenzialmente al taglio delle accise.
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È noto come non certo tutti gli automobilisti, in nome della continua spesa che costituisce l’automobile di proprietà, tollerano remissivamente gli obblighi dettati dalla normativa, ovvero l’assicurazione e il bollo auto. La prima garantisce la tutela dei propri diritti e la “protezione” economica del mezzo e della persona nel caso di un incidente o di un incendio, ma tutela anche da improvvisi esborsi successivamente ad episodi di furti. Il secondo, invece, è la pura imposta legata al possesso del mezzo (iscrizione al PRA); pertanto, anche se il veicolo resta ad invecchiare in garage, il bollo va pagato.
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Quella del pagamento del bollo è da parecchio tempo una questione aperta, sulla quale si sono concentrate molte discussioni. Nel corso degli anni, anche una parte della politica non ha fatto mistero di una sua abolizione. La sensibilizzazione ambientale, risuonante nel sostegno dei veicoli elettrici ed ibridi nelle grandi città (in particolare), ha rilanciato il tema in un’ottica sui generis: come quella del responsabile Trasporti e Mobilità di Aepi, Andrea Cordero di Montezemolo. A margine dell’ultima giornata della festa nazionale della Confederazione a Labro, ha infatti dichiarato che l’abolizione del bollo potrebbe costituire un incentivo per decidere di acquistare veicoli a trazione elettrica, a fianco dei già esistenti gli incentivi statali. In fondo, il bollo auto è uno strumento assolutamente obsoleto (dixit).