I pensionati già possono organizzarsi per prelevare l’assegno del mese di ottobre di cui già si conosce il calendario
I pensionato possono già programmare il giorno in cui prelevare l’assegno della pensione del mese di ottobre. Infatti, è già stato predisposto il calendario previsto per il prelievo presso gli uffici postali. Infatti, i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution possono ritirare al pensione a partire da sabato 1 ottobre presso gli sportelli atm delle Poste, oltre 8.000 in tutta Italia.
Coloro che invece prelevano in banca, dovranno attendere lunedì 3 ottobre in quanto si tratta del primo giorno bancabile del mese. Ecco il calendario, invece, per coloro che ritirano l’assegno allo sportello postale organizzato in base alle iniziali dei cognomi:
Pensioni, il calendario
- sabato 1° ottobre (mattina) cognome con iniziali da A a B;
- lunedì 3 ottobre, cognome con iniziali da C a D;
- martedì 4 ottobre, cognome con iniziali da E a K;
- mercoledì 5 ottobre, cognome con iniziali da L a O;
- giovedì 6 ottobre, cognome con iniziali da P a R;
- venerdì 7 ottobre, cognome con iniziali da S a Z.
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Ad ottobre o novembre è previsto l’anticipo delle rivalutazioni delle pensioni rispetto al 2023. Infatti, l’intervento ha parzialmente anticipato le rivalutazioni delle pensioni in base al tasso medio annuo dell’inflazione del 2022. Il tasso annuo si aggira sopra il 9% ma per l’anticipo della rivalutazione ci sarà un aumento delle pensioni del 2%.
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A questa percentuale va aggiunto, poi, un ulteriore 0,2% per un totale di un aumento del 2,2% degli assegno a partire da ottobre o novembre. Lo 0,2% di aumento è frutto degli arretrati relativi all’anticipo della rivalutazione. Inoltre, sempre ad ottobre o a novembre potrebbe arrivare sugli assegni da pensione il bonus da 150 euro una tantum.
Infatti, è stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto Aiuti-ter, per sostenere famiglie e imprese dall’inflazione. Il bonus sarà erogato ai pensionati con un reddito personale non superiore a 20.000 euro nel 2021.