Le bollette di energia elettrica stanno aumentando in maniera insostenibile per molti cittadini e imprese
Il caro bollette tiene banco in Italia dopo gli arrivi delle fatture del consumo di energia elettrica relative ai mesi del terzo trimestre. Infatti l’Arera aveva aumentato le tariffe e i rincari erano prevedibili. In queste settimane, quindi, i cittadini hanno trovato al rientro dalle ferie le fatture relative ai mesi di luglio e agosto e la sorpresa è stata molto amara, specie per i consumi di elettricità.
Ad avere la peggio sono i redditi più bassi e medio bassi e le piccole attività commerciali, specie quelle che fanno dell’energia elettrica il costo principale, come ad esempio i panifici. Tuttavia, esistono degli strumenti che possono sostenere almeno i redditi molto bassi. Esistono, infatti, tre modalità per avere degli sconti in bolletta.
I tre bonus per tagliare le bollette
Intanto è previsto lo sconto in bolletta diretto ad eliminare interamente i rincari per coloro che hanno una situazione patrimoniale Isee fino a 12.000 euro. Il decreto Aiuti-ter, in via di definizione, poi, potrebbe portare il limite Isee a 15.000 euro. In tal modo la platea sarebbe ancor più ampia.
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Inoltre, coloro che percepiscono la pensione di cittadinanza in automatico ricevono lo sconto in bolletta previsto dai decreti dell’attuale governo. Infatti la carta del reddito di cittadinanza è utile anche per pagare le utenze. Infine, per i redditi Isee ancora più bassi è prevista anche la social card, una carta di pagamento del valore di 80 euro ricaricata ogni due mesi.
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La carta è utile per pagare le spese primarie e le utenze. La social card è disponibile solo per gli over 65 o under 3. Infatti, le condizioni per averla sono le seguenti: per i cittadini compresi nella fascia di età dei minori di 3 anni e ISEE a 7.120,39 euro; per i cittadini di età tra i i 65 e i 70 anni. Il valore massimo Isee in questo caso è fissato a 7.120,39 euro; per i cittadini rientranti nella fascia di età superiore ai 70 anni con l’importo complessivo dei redditi percepiti non deve essere superiore a 9.493,86 euro.