Come cambiano i mutui grazie alle nuove tecnologie

La rivoluzione digitale ha aperto nuove porte dove è possibile intravedere alternative convenienti di finanziamento. Vediamo come

Come cambiano i mutui con le nuove tecnologie
Mutuo casa (Foto Adobe)

L’attuale crisi energetica ha assunto i connotati dell’ennesima crisi economico-finanziaria, che ha colpito singolarmente, e ciascuna per la propria misura, gli Stati europei. Il vecchio continente ha a che far questa volta non con l’emergenza sanitaria innescata su scala globale, ma con il conflitto russo-ucraino, che si sta via via inasprendo e le cui conseguenze si stanno manifestando sui nostri consumi.

Sì, perché specificatamente in Italia, la guerra rappresenta soltanto un prodomo di un indebolimento sistemico senza precedenti dai tempi del secondo dopoguerra. Si tratta di uno sfaldamento dei fattori di stabilità in atto ben prima ogni noto evento recente, che nella sua ultima versione, si è trasformato nella progressiva diminuzione del potere di acquisto e nel caro bollette.

Chi beneficia dei mutui proposti sulle piattaforme on line?

Come cambiano i mutui con le nuove tecnologie
Mutuo casa (Foto Pixabay)

La crisi energetica globale che ha avviato un disperato approvvigionamento di gas ed energia elettrica entro l’imminente stagione critica dell’autunno, difficilmente risparmierà ai cittadini europei piani di razionamento delle risorse, se non addirittura blackout controllati. In Italia, l’altra variabile che altrettanto raggiungerà il suo acme a partire dalla fine di questo mese, si è concretizzata nell’inflazione, causa dell’aumento dei prezzi sui beni di consumo. Ma non solo.

Tra le sue consueti se pur drammatici effetti, l’incremento inflazionistico, generato tuttavia dalla positiva ripresa economica post Covid, incide sul calo della capacità di risparmio dei cittadini, soprattutto su famiglie e pensionati in difficoltà; senza dimenticare i giovani che si affacciano nella vita economica e sociale del Paese. Il duro mix tra la nostrana inflazione, la speculazione dei mercati e l’aumento dei tassi d’interesse dettato dalla Banca Centrale Europea ha prodotto da subito una rata dei mutui sensibilmente più cara, con ciò che ne consegue sulla prospettiva di chi era in procinto di acquistare la (prima) casa.

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Non è una pura coincidenza che sale la curva degli affitti, antidoto ad un’insostenibile spesa che accompagna il finanziamento autorizzato dagli istituti di credito. In effetti, un residuo entusiasmo resiste tra gli under 40, i quali stanno approfittando, in buona parte, del bonus mutuo giovani, messo a disposizione del governo. In effetti, l’appiattimento delle offerte e delle proposte di mutuo redatte dalle banche sta rendendo sterile il terreno del mercato immobiliare.

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I tassi d’interessi, e fissi e variabili, sono immediatamente destinati ad aumentare la restituzione dei finanziamenti di quasi 500 euro l’anno. Collateralmente, però, Internet sta dando un contributo in netta controtendenza: la “digital revolution” ha accelerato la ricerca di soluzioni creditizie accessibili e le generazioni più giovani, cresciute tra i dispositivi più tecnologici, stanno accantonando le vecchie strategie per valutare un piano di mutuo e si stanno affidando sempre di più a start up e piattaforme che propongono finanziamenti alternativi, dove i costi aggiuntivi e le garanzie, non costituiscono fattori – per quanto accessori – decisivi.

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