Tra i capitoli dei programmi elettorali entrano i mutui e le soluzioni per favorire l’acquisto della casa ai più giovani. Ecco qualche idea
In un contesto storico come quello stiamo vivendo, mancano oramai dieci giorni all’appuntamento con il voto delle elezioni politiche. La scelta degli italiani del 25 settembre 2022 sancirà la fine del Governo Draghi, rimasto complessivamente in carica per un anno e mezzo. La consegna del campanellino al nuovo premier avverrà entro le due settimane successive al voto.
Il protocollo prevede che l’attuale esecutivo (uscente) provveda a sbrigare le questioni degli “affari correnti”; le istanze di carattere decisionale sono pertanto demandate alla nuova legislatura. In effetti, nelle recenti settimane, il lavoro del consiglio dei ministri è stato tutt’altro che di ordinaria amministrazione: ne abbiamo avuto una prova con l’approvazione del Decreto Sostegni bis, indispensabile ad attivare l’articolato pacchetto di bonus e incentivi.
Naturalmente, non saranno affatto poche le questioni che rimarranno aperte dopo la chiusura dell’attuale legislatura. Ma si tratterà inoltre di questioni urgenti: in primis, quelle sul piano internazionale, legate alla crisi internazionale e alla difesa degli interessi europei; in secondo luogo, tutte le decisioni relative alla gestione dell’ampio fondo economico disposto dal PNRR.
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Nell’ambito più interno, rimane in sospeso l’urgentissima necessità di una riforma pensionistica: l’attuale e provvisoria Quota 102 scadrà infatti a fine anno e, senza una nuova misura in materia, scatterà dal 1° gennaio 2023 il ripristino in automatico dei requisiti dettati dalla Legge Fornero. In tal senso, le proposte dei partiti in lizza sono diverse ma tutte convergono verso nuovi sistemi con caratteri provvisori e di breve termine.
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Nel dibattito, però, entra un altro tema, un outsider nei classici confronti politici prenotazione: il mutuo. Tra l’altro, è lanciato da uno dei protagonisti della politica italiana più giovani, Luigi Di Maio, leader nel neonato gruppo parlamentare Impegno Civico. Lo ha ribattezzato Mutuo ZAC, ossia “Zero Anticipo Casa”: l’attuale ministro degli Esteri ha proposto un mutuo per gli under 40, desiderosi di guadagnarsi l’indipendenza e di costruirsi una famiglia. Il progetto vede un finanziamento garantito al 100% dallo Stato, il quale si impegna a versare l’anticipo alle banche. Sulla cifra che sarà restituita rateizzata, inoltre, non graverà alcun interesse.