Il caro energia spinge a cercare nuove forme di riscaldamento diverse dal gas specie nelle aree dove l’inverno è più freddo e lungo
La questione energetica è un tema che diventa sempre più stringente in questo questo periodo. Infatti, oltre all’aumento delle tariffe dell’energia elettrica che hanno fatto schizzare in alto le bollette del terzo trimestre, si avvicina l’inverno e bisogna affrontare la questione del riscaldamento.
Molte aree del Paese, specie a Nord e sull’Appenino, devono trovare alternative al gas in attesa di una soluzione istituzionale che possa permettere di reggere la questione delle tariffe troppo alte. Per questo motivo gli italiani cercano soluzioni diverse dal gas. Si stanno, così, registrando da mesi impennate di vendita di stufe a pellet.
Si tratta di stufe che producono calore dalla combustione di pellet, materiale ricavato dagli scarti della lavorazione del legno. Molte persone oltre ad acquistare la stufa installano anche un impianto tale da poter riscaldare con essa l’intero appartamento oppure produrre acqua calda.
Leggi anche: Tutti i pensionati INPS avranno l’aumento ad ottobre?
E’ possibile acquistare una stufa al pellet utilizzando i bonus in detrazione. Infatti, le alternative sono:
LEGGI ANCHE: Pensioni INPS, grossa sorpresa per le prossime tredicesime
Bisogna tuttavia aggiungere che l’impennata di richieste di stufe a pellet specie nel Nord dell’Italia ha fatto crescere il prezzo sia del pellet che delle stufe stesse. Le vendite di questi impianti sono aumentate del 500%. Oggi il prezzo di una stufa a pellet ad aria, si aggira tra i 1.500 ai 3 mila euro. Nel caso si voglia scegliere una stufa a pellet ad acqua occorrono dai 2.500 ai 4.000 euro. Per quanto riguarda il costo del pellet, un sacco da 15 chilogrammi costa tra i 10 e i 15 euro.