Con la crisi dell’energia, esplode il mercato dell’approvvigionamento alternativo ma poco si sa su quanto davvero convenga. I dettagli
Il protrarsi del conflitto russo-ucraino sta aggravando la crisi internazionale dell’energia. L’Europa e il resto del blocco occidentale stanno cercando di riequilibrare le loro politiche di autonomia energetica ma non senza causare gravi passi indietro nel percorso di ecosostenibilità. Perché la strada finora percorsa non ha previsto un programmazione priva di interruzioni e, soprattutto, celere.
Ci ritroviamo, dunque, a pagare un carburante insostenibile: in linea teorica, dato che i prezzi italiani, influenzati dalla speculazione dei mercati, sono stati calmierati dal taglio delle accise apportato dal governo. E infine abbiamo la priorità oggi più drammatica: il caro bollette, il fattore più pesante sui bilanci delle famiglie, queste ultime sempre meno in grado di risparmiare per far fronte agli aumenti.
Complice peraltro l’effetto della crescente inflazione, il potere di acquisto dei beni di consumo appartenente alla gran parte dei cittadini italiani è sotto un martellamento delle condizioni di sostegno senza precedenti. In realtà, poco possono contribuire i sussidi istituzionali che vengono saltuariamente erogati, in particolare, alle fasce più economicamente più esposte.
I governi europei, in vista dell’inverno, stanno cominciando a raccomandare ai loro cittadini comportamenti virtuosi da tenere in casa, come ad esempio farsi la doccia piuttosto che il bagno, oppure di cuocere la pasta a fuoco spento. Forse sono consigli insufficienti senza una politica strutturale che revisioni completamente il consumo dell’energia. Diversamente, non sono affatto inutili i tentativi individuali di cambiare la condotta d’uso dell’elettricità e del gas.
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Se si dispone di un balcone, è possibile installare un pannello solare senza bisogno di chiedere alcuna autorizzazione, se la potenza prodotta è inferiore agli 800W. Bastano solo i seguenti documenti: la Comunicazione Unica ARERA, la comunicazione preventiva all’amministratore di condominio, l’approvazione dell’assemblea dei condomini, l’autorizzazione comunale (se l’abitazione è legata a vincoli paesaggistici). Si chiamano pannelli solari plug & play, ciascuno dei quali erogante una potenza attiva nominale inferiore o uguale a 350 W.
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La produzione annua di circa 400 kWh riflette un risparmio del 10/15% sulla bolletta. Quest’ultimo aumenta se il pannello “convive” con altri sistemi di efficientamento energetico. L’installazione di un solo pannello fotovoltaico da balcone comporta una spesa iniziale di 600/800 euro. I costi salgono se si affianca un sistema di accumulo ma il tutto viene ammortizzato negli anni dal risparmio in bolletta (come detto), nonché dalle detrazioni fiscali che consento di ottenere un rimborso del 50% sulla spesa totale dilazionata nel corso di 5 anni con una rata fissa.