A partire dallo scorso mese di agosto sono state introdotte importanti modifiche alla Legge che tutela le persone invalide. Cosa cambia
In questo momento delicato della nostra storia, l’attuale crisi internazionale è entrata con violenza nella precaria situazione economica di molte famiglie e cittadini. L’effetto degradante sulle risorse dei singoli individui si è manifestato con il noto aumento dei prezzi su energia (quindi, sulle bollette) e sui beni di consumo. Il pericolo è che diversi nuclei familiari possano rinunciare ad una fetta dei beni essenziali.
Per tali fenomeni, il governo ha suddiviso per fasi la sua azione assistenziale in termini economici, affrontando le priorità del momento (quelle imposte dai mercati internazionali) tramite un processo correttivo di compensazioni realizzato con l’erogazione di bonus e incentivi, più o meno destinati a specifiche fasce di cittadini. Le attuali difficoltà non escludono nemmeno quelle persone alle prese con handicap o difficoltà psicomotorie, quindi esposte ad ulteriori esigenze esistenziali.
Legge 104, ecco le novità 2022 sui congedi straordinari
Lo Stato, in tempi non sospetti, ha messo in campo un’assistenza di carattere economico, previdenziale e sanitario, regolata dall’importantissima Legge 104 del 1992, atta a compensare le difficoltà, cui sono investite i suddetti soggetti, al raggiungimento dei pari diritti, semplificando ad hoc una parte della burocrazia. Ancora oggi, tale legge “comunica” con altre misure di tipo economico permettendo alla persona in difficoltà di accedere ad ulteriori incentivi sulle onerose spese dovute alla loro condizione di salute.
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Come regola la normativa, le medesime agevolazioni aiutano anche le famiglie di questi soggetti, che si fanno carico in termini di tempo, di vita e – in certi casi – di costi, dell’assistenza, spesso pagando lo scotto di rinunce professionali ed esistenziali. Parte dei vantaggi per entrambe le categorie deriva ad esempio dallo stesso INPS, il quale stabilisce giorni, orari, permessi dedicati alla cura della persona interessata. Anche l’Assegno Unico amplia l’erogazione dei contributi ai figli a carico, alla prole disabile abbattendo i limiti anagrafici.
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Oltre il consueto congedo straordinario e le indennità, si sono aggiunte a partire da agosto altre essenziali novità. Per ottenere i permessi di lavoro non c’è più l’obbligo di individuare un unico referente che assista il disabile; anche lavoratori alternativi possono usufruire fra loro delle ore concesse. Dal 13 agosto scorso, tale beneficio e il congedo sono stati estesi al coniuge convivente, purché questi garantisca lo status di convivenza.