Pensione anticipata 2023, molti lavoratori sognano di lasciare il lavoro tra qualche mese: cosa bisogna fare
Sono oltre dieci anni che le pensioni di anzianità non esistono più, cancellate dalla legge pensionistica che porta il nome di Elsa Fornero, ministro del Lavoro dal 2011 nel governo guidato da Mario Monti.
Consentiva ai lavoratori di lasciare il lavoro una volta raggiunto un determinato numero di anni di servizio. Però non sono state cancellate del tutto le misure che consentono un pensionamento distaccato dai limiti anagrafici. Infatti quella stessa riforma introdusse le pensioni anticipate.
Come fare nel 2023 per andare in pensione anticipatamente? Al raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contributi versati il lavoratore può lasciare il lavoro senza alcun limite di età. Se parliamo invece di una donna, è possibile andare in pensione un anno prima, a 41 anni e 10 mesi di contributi versati.
Le pensioni di anzianità in un certo senso sono ancora in vigore e riguarda sia chi aveva maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2011 ma anche i lavoratori che sono rientrati nelle cosiddette salvaguardie esodati.
LEGGI ANCHE: Pensioni INPS: le soluzioni per andarci senza contributi
Detto in altre parole, per ottenere la pensione anticipata ordinaria bisogna rispettare solo il requisito contributivo. Oltre al vincolo d’età, non c’è neanche sulla tipologia di lavoro svolto.
C’è solo altro paletto ed è quello dei 35 anni di contribuzione effettiva. Dei 42 anni e 10 mesi anni di contribuzione, 35 devono essere effettivi da lavoro, ossia senza considerare i contributi figurativi da disoccupazione o da malattia.
LEGGI ANCHE: Esenzione Canone Rai, quali pensionati possono richiederla
Dal 30 gennaio 2019 la pensione si è allontanata di 3 mesi perché è stato introdotto il meccanismo della finestra mobile. Significa che la decorrenza della prestazione scatta da quando sono passati tre mesi dalla data in cui si raggiungono i requisiti minimi di accesso.
Per chi ha il primo contributo versato dopo il 1995, la carriera precedente il 18esimo anno di età vale 1,5 volte. In pratica due anni di versamenti valgono 3 anni per la pensione e non si considerano i contributi volontari. Queste le regole anche per la pensione anticipata ordinaria nel 2023.