Ci sono vari casi in cui la pensione di reversibilità può essere revocata dall’INPS: vediamo quali sono i casi principali
Quando un nostro familiare viene a mancare dobbiamo occuparci, seppur sopraffatti dal dolore, di tante incombenze tra cui quelle relative all’INPS e alla pensione di reversibilità o alla pensione indiretta. I superstiti come coniugi o figli riceveranno la pensione di reversibilità se il defunto era in pensione, riceveranno invece la pensione indiretta nel caso in cui il dante causa lavorava ancora.
La pensione di reversibilità spetta al coniuge, ai figli ma anche all’ex coniuge divorziato. Nel caso in cui il defunto non ha né moglie e né figli, allora la pensione di reversibilità può spettare anche ai genitori o a fratelli o sorelle non autosufficienti nel caso mancassero parentele più strette. La pensione di reversibilità spetta per tutta la vita del beneficiario ma ci sono dei casi in cui può essere revocata.
Pensione reversibilità, ecco quando può decadere
La prima cosa da dire riguardo la pensione di reversibilità è che questa non spetta a tutti i coniugi ed è legata al reddito. Nel caso in cui il reddito dell’eventuale beneficiario supera di molto il trattamento previdenziale minimo, pari a 525,38 euro al mese per il 2022, la reversibilità o la pensione indiretta non spettano. In caso di riconoscimento della pensione questa è erogata nella misura del 60% della pensione del defunto.
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In altri casi il beneficiario della pensione di reversibilità può subire delle riduzioni sulla pensione stessa se il proprio reddito aumenta nel tempo. In questo caso il trattamento è ridotto del 25% se il reddito supera 3 volte il trattamento minimo pensionistico. Del 50% se supera le quattro volte, e via dicendo, fino al arrivare a zero.
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C’è poi il caso in cui il beneficiario può vedersi revocata la pensione quando vengono meno le condizioni per cui è stata concessa come, ad esempio, se il coniuge beneficiario si risposa o se i figli raggiungono la maggiore età. Ancora nel caso di figli studenti universitari questa è revocata nel caso in cui il ragazzo decide di abbandonare gli studi.
