Pensione di reversibilità, quando spetta anche ai fratelli del defunto

Ci sono dei casi in cui la pensione di reversibilità spetta anche ai fratelli del defunto: ecco quando questo accade

pensione reversibilità
pensione reversibilità (Foto Pixabay)

Quando un nostro familiare stretto viene a mancare siamo sopraffatti da un forte sentimento di dolore che deve essere messo anche un po’ da parte per sbrigare faccende come il funerale ma anche la comunicazione di avvenuto decesso al comune di residenza e all’INPS.

Se colui che è deceduto era in pensione o lavorava al momento del decesso, ai familiari sarà riconosciuta la pensione ai superstiti, un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.

Pensione di reversibilità, quando spetta ai fratelli del defunto

pensione
pensione (Foto Pixabay)

La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa mentre la pensione indiretta è riconosciuta nel caso in cui l’assicurato abbia perfezionato 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva ovvero 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso.

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Hanno diritto al trattamento pensionistico in quanto superstiti il coniuge o l’unito civilmente; il coniuge separato; il coniuge divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno divorzile, che non sia passato a nuove nozze e che la data di inizio del rapporto assicurativo del defunto sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio.

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Il trattamento spetta anche ai figli minorenni alla data del decesso del dante causa; ai figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso; ai figli maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età o di 26 anni se frequentano l’università.

Il trattamento pensionistico spetta invece al fratello del defunto in caso di assenza del coniuge e dei figli del dante causa. In assenza del coniuge, dei figli o del genitore o se, pur esistendo essi non abbiano diritto alla pensione ai superstiti, quindi i fratelli celibi e sorelle nubili dell’assicurato o pensionato che al momento della morte di quest’ultimo siano inabili al lavoro, non siano titolari di pensione, siano a carico del lavoratore deceduto.

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