Alcuni pensionati dovranno provvedere a comunicare una apposita dichiarazione se non voglio vedersi tagliare il trattamento pensionistico
Fino al 7 settembre i pensionati italiani potranno ritirare il loro assegno pensionistico relativo al nono mese dell’anno. Anche per settembre coloro che ritirano la pensione allo sportello dovranno recarsi in ufficio postale seguendo un calendario stabilito da INPS e da Poste Italiane durante il periodo pandemico.
A differenza di quanto accadeva nei mesi più oscuri della pandemia in cui la pensione veniva elargita in modo anticipato, ovvero a fine mese, adesso si ritorna all’erogazione ad inizio mese ma sempre seguendo un calendario diviso in giorni e in lettere dell’alfabeto. Il 15 settembre, poi, segna una data molto importante per quanto riguarda i pensionati: vediamo il perché.
Pensioni, attenzione alla scadenza del 15 settembre
Se da una parte i pensionati riceveranno a partire dal 1° ottobre un aumento sulle pensioni per adeguarle alla perequazione dovuta all’inflazione, dall’altro lato l’INPS segnala una priorità a carico di una fetta di pensionati. Stiamo parlando della comunicazione dei propri redditi al Fisco.
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Coloro che ancora non hanno comunicato i propri redditi, quelli del proprio coniuge e dei componenti del nucleo familiare al Fisco hanno già ricevuto dei solleciti da parte dell’Agenzia delle Entrate. Sono esclusi, ovviamente, tutti coloro che beneficiando della prestazione abbiano già dichiarato al Fisco tutti i redditi.
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Come detto, l’apposita dichiarazione reddituale dovrà essere trasmessa direttamente all’Agenzia delle Entrate. Dovranno provvedere a comunicare la propria situazione reddituale tutti coloro che negli anni precedenti alla verifica non hanno ricevuto altre entrate che la pensione. Questo supposto che l’importo annuo sia variato rispetto alla situazione dichiarata l’anno prima. Si dovranno poi comunicare anche i guadagni da lavoro dipendente svolto all’estero, nonché interessi postali o bancari.
Ricordiamo poi che dovranno inviare la comunicazione anche le categorie di lavoratori autonomi, occasionali e collaboratori coordinati e continuativi. La scadenza relativa alla trasmissione della dichiarazione è il 15 settembre 2022. Oltre tale termine, l’INPS procede alla revoca della pensione.