Pensioni INPS, quota 41 sarà davvero estesa a tutti?

Entro la fine dell’anno il nuovo governo dovrà varare la nuova Riforma Pensioni e Quota 41 sembra essere quella più quotata

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Pensione (Foto Pixabay)

Il tema delle pensioni continua ad essere molto caldo in Italia e con l‘elezione del nuovo Governo che avverrà a settembre si spera possano arrivare buone ed importanti novità per i pensionati. Entro la fine del 2022 dovrà essere varata infatti una nuova Riforma delle Pensioni per escludere un ritorno alla Legge Fornero.

I vari partiti candidati alle elezioni di settembre hanno già espresso le loro idee per quanto riguarda il tema delle pensioni e per ora la formula più quotata è Quota 41 che prevede, per lasciare il mondo del lavoro, il solo requisito di aver versato 41 anni di contributi previdenziali.

Pensioni, Quota 41: le possibili novità

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pensione (Foto Pixabay)

Tra i partiti favorevoli all’introduzione di Quota 41 c’è la Lega guidata da Matteo Salvini che si presenterà alle elezioni politiche con Forza Italia e Fratelli d’Italia. La domanda che in molti si fanno riguardo Quota 41 è se questa sarà estesa a tutti: al momento la misura è accessibile solo da parte di chi ha almeno un anno di contributi previdenziali versati prima del compimento del 19esimo anno di età.

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Quota 41 è anche definita come pensione precoce dal momento che si può lasciare il mondo del lavoro con 41 anni di contributi versati e quindi può farlo anche chi ha iniziato a lavorare davvero molto presto. Adesso questa pensione spetta a chi rientra in una delle categorie dell‘APE Sociale, ovvero tra disoccupati di lungo corso, tra i disabili oppure tra gli addetti a mansioni gravose.

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Il centro destra promette, in caso di vittoria alle elezioni, che Quota 41 sarà ulteriormente estesa mentre sarà cancellata la riforma Fornero. Inoltre la Lega vuole ripristinare Quota 100, scaduta lo scorso 31 dicembre 2021. Queste sono dunque le promesse della Lega in attesa delle elezioni.

Fino a fine 2022, lo ricordiamo, restano in vigore i tre scivoli pensionistici introdotti dal Governo Draghi: l’APE Sociale, la Quota 102 ed anche l’Opzione Donna. Per quel che riguarda il requisito anagrafico, servono 63 anni per l’APE Sociale, 64 anni di età per la Quota 102 e 58 o 59 anni per l’Opzione Donna. Precisamente, 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 anni di età per le lavoratrici autonome.

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