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Pensione di vecchiaia a 67 anni: quando possono accedere i professori

La legge Fornero, in vigore dal 2012, resta il riferimento legislativo principale per le pensioni. Cosa cambia per la scuola

Scuola, il caso dei docenti verso la pensione (Foto Pixabay)

La legge di riferimento in vigore in Italia per le pensioni è la Fornero, datata dicembre 2011 e in vigore dal 2012. La legge Fornero prevede l’uscita dal mondo del lavoro a 67 anni oppure con 20 anni di contributi indipendentemente dall’età se la pensione che si va a percepire rientra in determinati parametri.

Inoltre, è possibile a prescindere dall’età andare in pensione con 42 anni di contributi versati e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. Esistono poi alcune norme temporanea che permettono l’uscita anticipata come Quota 100 poi sostituita da Quota 102 oppure Opzione donna e ancora l’Ape social.

Pensioni, il caso dei docenti e l’unica finestra disponibile

Scuola, il caso dei docenti verso la pensione (Foto Pixabay)

Si tratta, tuttavia, di norme temporanee. In Italia manca una legge strutturale che offra delle opportunità di derogare ai principi della legge Fornero per alcune categorie di lavoratori. Per quanto riguarda il settore dei docenti, non esiste alcuna distinzione. Ai professori si applica la legge Fornero.

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Tuttavia, ne settore scuola esiste una sola finestra annua per l’uscita dal mondo del lavoro e l’ingresso in pensione. Può accadere che il compimento dei 67 anni avvenga durante l’anno scolastico e lontani dalla finestra. In tal caso l’uscita dal lavoro è prevista per il 1 settembre per non interrompere l’anno scolastico in corso.

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Tuttavia, la domanda va posta all’inizio dell’anno in cui si compiono i 67 anni per evitare lungaggini burocratiche. Nel caso in cui la procedura non fosse terminata entro il 1 settembre, il docente uscente viene collocato a riposo d’ufficio in attesa della conclusione della procedura per il passaggio in pensione.

Inoltre, alla domanda di pensione sarà necessario allegare il decreto di quiescenza d’ufficio che sarò prodotto dalla scuola stessa. Tuttavia, all’inizio dell’anno scolastico è cosa opportuna anticipare il tutto al dirigente scolastico che potrà trovarsi preparato per i mesi successivi.

 

Pubblicato da
Marcello