Il sindacato Anief asserisce che il governo ha messo a disposizione con la Legge di Bilancio troppo poco per il mondo della scuola
Che le cose in Italia dal punto di vista economico, sociale e finanziario non vadano esattamente nel verso giusto è sotto gli occhi di molti. Dopo la pandemia da Covid che ha fatto crollare l’economia è arrivata l’inflazione e poi la guerra tra Russia ed Ucraina che ha portato all’aumento delle materie prime e delle bollette.
Per quanto riguarda l‘aspetto finanziario l’ultima denuncia arriva dal sindacato Anief, l‘Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori. Secondo i calcoli dell’Associazione il governo ha messo a disposizione con la Legge di Bilancio 500 milioni per gli Statali ed invece ne servirebbero 3 miliardi solo per aggiornare l’indennità di vacanza contrattuale.
Secondo l’Anief, oltre ai 3 miliardi per aggiornare l’indennità di vacanza contrattuale servirebbero 1,5 miliardi per chiudere anche l’accordo per il personale istruzione e ricerca per la passata stagione contrattuale (unico CCNL 2019/2022 ancora aperto nella PA). Altri 6 miliardi servono poi per aggiornare l’indice dell’assegno delle pensioni.
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Per evitare poi la Legge Fornero e attivare il riscatto gratuito per la laurea servono almeno altri 4 miliardi. Sarà il nuovo governo che uscirà vincitore dalle elezioni del prossimo 25 settembre a chiudere la trattiva per il rinnovo del contratto nel mondo della scuola. La Legge di Bilancio che l’esecutivo dovrà varare sarà almeno di 25 miliardi e dovrà contenere anche i costi per il rinnovo del contratto per il personale scolastico.
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Solo qualche settimana fa i sindacati, ed in particolare Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams e Snals Confsal, avevano mostrato le loro perplessità circa l’introduzione della figura del docente esperto. “Il governo trova nuove risorse per finanziare la figura del docente esperto, un meccanismo selettivo dei prof che riguarderà solo 8.000 lavoratori all’anno e che la categoria ha già bocciato con lo sciopero generale del 30 maggio scorso“ – questa la critica dei sindacati.
Inoltre i sindacati lamentano il fatto che si trovano i soldi per ogni misura tranne che per il rinnovo del contratto nazionale. “Vogliamo lo stralcio del provvedimento delle misure che riguardano la scuola, che vanno riportate a materia contrattuale, individuando le risorse per chiudere il negoziato per il contratto di un milione di persone” – concludono i sindacati.