Gli incentivi finanziari per spingere la vendita di auto elettriche non hanno avuto i risultati sperati
Il cambiamento climatico è un tema attuale che ormai corre spesso sui tavoli delle principali istituzioni internazionali e locali. Gli scienziati affermano che ormai il limite è stato superato e che il cambiamento è inevitabile. Ciò è stato causato dal fatto che le istituzioni mondiali hanno attivato e continuano tutt’ora ad attivare in ritardo le politiche necessarie per la salvaguardia del clima.
Tra le principali azioni dirette a tale scopo c’è la riduzione di emissioni di CO2. Uno dei settori in cui si sta cercando di intervenire è quello dei veicoli. In tal senso l’Unione europea è tra le istituzioni più sensibili al cambiamento climatico e finanzia gli incentivi orientati a diffondere veicoli non inquinanti.
Auto elettriche, vendite giù rispetto al 2021: cosa succede
Tra questi ci sono i veicoli elettrici ma la notizia, almeno per l’Italia, non è positiva. L’ultimo anno è stato caratterizzato da un calo delle vendite di veicoli elettrici rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Infatti, i numeri dicono che tra gennaio e luglio di quest’anno sono state 28.703 le immatricolazioni di veicoli elettrici.
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Si tratta di una riduzione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2021 in cui furono vendute 35.499 vetture elettriche. C’è uno scetticismo da parte degli italiani forse dovuto anche alla mancanza di colonnine sul territorio. Infatti, ad oggi è necessario avere uno spazio autonomo per ricaricare il proprio veicolo elettrico per essere al sicuro.
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In controtendenza rispetto al dato dell’elettrico è invece l’ibrido. Questo è il segnale che più del fattore ideologico e culturale c’è una mancanza strutturale che non convince gli italiani. E’ necessario dotare prima di tutto il territorio di un numero di colonnine cospicuo per spingere i cittadini all’acquisto di un’auto elettrica. Non bastano gli incentivi economici statali e quelli legati all’esonero della tassa di possesso del veicolo elettrico, praticato largamente in Italia.