Richiedere è un mutuo basso per l’acquisto di una casa è ancora più conveniente ma un limite minimo al valore dell’immobile. Vediamo qual è
Ogni crisi, anche la più globale di tutte, ci riguarda sempre e comunque in prima persona. Gli ordini di motivi sono molteplici, ma in primo luogo differenti ambiti della nostra vita sono governate da dinamiche sovrastrutturali tutt’altro che visibili. Osserviamo ad esempio che le speculazioni dei mercati e il listino giornaliero del greggio si riflettono sul prezzario della stazione della stazione di rifornimento di fiducia.
Così i risparmi, anche soltanto indirettamente. L’erosione dei consumi causata dal picco dell’inflazione a danno delle fasce economicamente più deboli comporta il restringimento dell’accesso ai beni di largo consumo, ma ancor più grave, potrebbe indurre alla rinuncia dei beni essenziali. Al latere, gli effetti di un tale deficit si manifestano nella stasi delle giacenze, dovuta al calo della capacità di risparmio.
Mutuo, esiste un importo minimo richiedibile?
In maniera più evidente, la crisi finanziaria influisce sulle aspettative e sui progetti delle persone. Poche, nel medesimo periodo, mantengono intatto lo stimolo a quello che è – in fondo – un investimento, un acquisto; insomma, la buona salute di una strategia di vita. Al contrario, la precaria condizione del lavoro e il raggio corto delle remunerazioni non costituiscono una buona presentazione per concorrere alla richiesta di un mutuo.
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Bisogna altresì valutare l’impatto delle variazioni dei tassi di interesse sugli oneri aggiuntivi pagati insieme alla restituzione rateale del credito. Certo, non si acquista, come si potrebbe immaginare nel solo contesto di scarsa disponibilità economica ma in possesso di buone garanzie. Anche la richiesta di una quota modesta rispetto all’intero valore dell’immobile, risulta, a suo modo, un utile investimento, a partire – come si può immaginare – dalla durata.
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Un lavoro a tempo indeterminato e fuori dalla lista dei cattivi pagatori sono due qualità premianti nella valutazione della banca; sono però elementi che si aggiungono ai fattori di base: il reddito del richiedente, l’età del potenziale titolare e il valore dell’immobile. Chi ha meno di 36 anni può richiedere fino il 100% del valore della casa, altrimenti il massimo richiedibile è pari all’80%. Esistono pure una cifra minima, appunto, di mutuo ed è non inferiore a 50.000 euro. Non di meno. Per esigenze inferiori, allora, meglio non richiedere un mutuo, bensì un prestito.