Acquisto casa, prima il bonifico, poi il ripensamento: come bisogna comportarsi in casi del genere? Cos’è possibile fare
Acquisto uno casa, faccio un maxi bonifico perché anche un appartamento piccolo oggi costa, ma poi ci ripenso. Non succede tutti i giorni perché comprare un appartamento è qualcosa che richiede tempo, fa riflettere molto e si valutano tante cose. Si tratta però comunque di casi che avvengo, anche se di rado. Come ci si comporta in questi casi?
Innanzitutto soffermiamoci prima sul bonifico che è il mezzo di pagamento più sicuro in alternativa all’assegno e serve anche per pagare il notaio che ha lavorato alle pratiche di compravendita.
Quando parliamo di alternativa al bonifico ci riferiamo all’assegno circolare, che è un mezzo di pagamento più sicuro rispetto all’assegno bancario perrché è un titolo di credito con il quale il titolare ordina alla propria banca di pagare una somma. Ma non è sicuro per effettuare un tipo di pagamento del genere perché si potrebbe anche rilasciare a vuoto, cioè senza copertura di fondi alla base.
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L’assegno è il mezzo ideale quando possono esserci margini di ripensamento rispetto al contratto che si va a stipulare perché si consegna al venditore il giorno dell’atto. Se il giorno dell’atto subentrano dei problemi, si può anche decidere di non sottoscrivere e quindi di non consegnarlo.
Caso invece diverso per il bonifico, che potrebbe essere già effettivo sul conto. L’acquirente potrebbe effettuare il bonifico comunque anche davanti al notaio e al venditore, con il proprio smartphone e consegnare la ricevuta in sede di stipula.
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Ma il bonifico può essere annullato? Sì, fino al momento in cui è stato eseguito dalla banca. Ricordiamo infatti che non è altro un mandato che chi lo effettua dà al proprio istituto. È come un’autorizzazione a inviare dei soldi su un altro conto.
Dal momento in cui risulta effettivo sul conto del beneficiario, però, non sarà più possibile revocarlo. Ciò può essere utile qualora l’acquirente della casa faccia il bonifico poco prima della stipula. Se in sede di rogito ad esempio chi compra viene a conoscenza di alcuni problemi che il venditore non aveva detto in sede di contrattazione, può fino all’ultimo cambiare idea e revocare il bonifico.