Chi è stato escluso nel turno dei percepenti di luglio, può sempre sperare in agosto; ma ecco a cosa deve provvedere. Vediamo i dettagli
Non c’è dubbio, quando la crisi economica morde al collo, ecco che l’attesa che anticipa l’inizio dei pagamenti di bonus, incentivi e sussidi, è accompagnata da fibrillazione, dubbi, incertezze e altri bei discorsi da parte di chi strumentalizza, ma anche da chi – seriamente – è tra i potenziali candidati a cui va il riconoscimento. Pertanto, se si pensa al campo delle pensioni, dove è più probabile toccare con mano le fasce economicamente più deboli della popolazione, le aspettative sono sempre molto alte.
Il percettore del trattamento pensionistico deve fare i conti con un’età che non consente – per così dire – la produzione di un reddito e il fattore fisico fa il resto, imponendo di fatto solo spese nell’ultima fase della vita (sperando di viverla al meglio). Le ultime criticità che hanno colpito l’economia italiana, il rincaro dell’energia e il decollo inflazionistico, non hanno fatto che accentuare le difficoltà dei redditi più svantaggiati.
Il bonus 200 euro, la misura economica inclusa nell’articolato Decreto aiuti, sta cercando di dare in questo senso una breve ma significativa risposta alle richieste. Nel mese di luglio, infatti, il contributo economico è approdato nei cedolini INPS di una buona parte della popolazione delle pensioni. Il riferimento è, in particolare, a quella platea di contribuenti che sono in possesso di un reddito inferiore a 35.000 euro.
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Questi pensionati hanno ricevuto la somma una tantum (almeno tale è considerata ad oggi) direttamente sul cedolino, tramite i pagamenti dell’INPS, e senza che si sia resa necessaria l’eventuale presentazione di una domanda. Tale bonus ha accomunato essi alle altre categorie che fruiranno del beneficio, ossia i lavoratori dipendenti (e qualche autonomo) e i percettori del Reddito di Cittadinanza.
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Per le altre categorie, l’Ente previdenziale ha prorogato i pagamenti fino al prossimo ottobre e non è escluso che il calendario si sposti così in maniera avanzata anche per alcuni pensionati. L’INPS, infatti, è soggetta alla disponibilità di credito delle sue casse, pertanto non tutti hanno incassato il beneficio nel mese appena trascorso. Coloro che sono stati esclusi nella lista degli accrediti, pur possedendone i requisiti, dovranno presentare – questa volta sì – la domanda mediante l’apposito servizio online sul sito dell’INPS. L’importo verrà incluso nel rateo pensionistico del mese successivo.