Non sarebbe possibile verificare né la regolarità degli importi né gli accrediti dei bonus senza questo documento essenziale. Vediamo perché
Manca pochissimo alla nuova tornata delle erogazioni relative alle pensioni. Anche nel mese più caldo dell’estate, prende il via il consueto calendario che regola la consegna delle prestazioni previdenziali verso coloro che hanno deciso di ritirare il rateo di persona, presso gli uffici postali. Al contrario, di molto meno affanno soffriranno i pensionati che ricevono le somme mediante l’accredito effettuato dall’INPS direttamente sul conto corrente personale.
Si chiude così il mese di luglio che ha elargito trattamenti pensionistici più “sostanziosi”; infatti, i ratei mensili sono stati positivamente “ritoccati” da due misure aggiuntive, una straordinaria (ma annunciata), l’altra programmata. La prima è stata l’atteso Bonus 200 euro, la seconda la quattordicesima INPS. Entrambi non hanno abbracciato l’intera platea di pensionati, men che meno la rata aggiuntiva è stata destinata al breve raggio dei pensionati che posseggono redditi molto bassi.
Pensioni INPS (Foto Adobe)C’è da premettere che per il mese entrante proseguiranno le erogazioni del bonus 200 euro, che toccheranno i pensionati esclusi dall’elenco dei destinatari di luglio. Una mancanza, questa, preannunciata dall’Ente previdenziale sin dall’inizio, fortemente dipendente dalle disponibilità di credito nelle sue casse. Tutto questo, ovvero le somme mensili, la quattordicesima e i bonus, appartiene ad un flusso che sarebbe difficilmente gestibile senza il coinvolgimento degli stessi pensionati.
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Gli anziani contribuenti hanno un solo modo per verificare che quanto sia di loro competenza non contenga sorprendenti delusioni: la lettura del cedolino INPS. Tale documento è importante quanto la busta paga di un lavoratore dipendente. Da tempo, al cedolino si può accedere tramite il servizio online dell’INPS, con il quale si controlla l’importo erogato ogni mese e permette di comprendere le eventuali variazioni.
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Pertanto, si possono visualizzare le voci imponibili inerente all’IRPEF e le trattenute delle addizionali regionali e comunali relative al 2021, le quali sono mensilmente sottratte dall’importo lordo da gennaio a novembre. Stiamo parlando delle trattenute in 11 rate cui sono esclusi però i pensionati con un reddito inferiore o uguale a 18.000 euro per i quali il ricalcolo a consuntivo delle ritenute 2021 abbia determinato un conguaglio a debito di oltre 100 euro; la rateazione del recupero, dunque prosegue fino alla mensilità di novembre.