Anche quest’anno il governo ha messo in campo il bonus nonni, un vero e proprio aiuto da 1.200 euro: ecco come funziona
I nonni rappresentano sicuramente uno dei pilasti fondamentali delle famiglie italiane. Sono fortunati i bambini che crescono con i nonni che si prendono cura di loro e li viziano con leccornie e con regali. Inoltre nel caso in cui i genitori lavorano a prendersi cura dei nipoti sono proprio i nonni.
Essendo pensionati, infatti, i nonni hanno molto tempo libero e non devono recarsi nemmeno a lavoro per cui possono badare volentieri ai nipoti. Anche il governo è sceso in campo per dare un aiuto concreto ai nonni dandogli la possibilità di ricevere un contributo economico per la loro attività instancabile.
La prima cosa da dire è che la denominazione Bonus nonni non esiste ma si fa riferimento al bonus baby sitter. Si tratta di un vero e proprio contributo economico introdotto dal Dl Rilancio in favore delle baby sitter o dei nonni, che molte volte, svolgono proprio le stesse mansioni di una baby sitter.
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Il contributo, dal valore massimo di 1.200 euro, è erogato direttamente dall’INPS e può servire per pagare una baby sitter o un parente per assistere uno o due bambini. Quindi con l’importo ricevuto si può pagare chiunque: la persona che si occupa di questo non deve risiedere nello stesso posto dove vive il nucleo familiare.
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Per ricevere il bonus, poi, bisogna essere regolarmente assunti e avere vari requisiti. Vediamoli insieme. Innanzitutto bisogna essere iscritti in via esclusiva alla Gestione separata INPS; essere dipendente del settore privato; essere lavoratore autonomo; essere dipendente del settore pubblico o essere iscritti ad una Cassa privata (come i medici e gli avvocati).
Infine il bonus è destinato a coloro i quali guardano bambini con età inferiore a 12 anni. Il numero dei figli, invece, non importa dal momento che il contributo massimo è di 1.200 euro per tutti i figli. Bisogna solo aspettare le disposizioni del governo in tal senso.