Donne in pensione a 58 anni: arrivano i chiarimenti sui requisiti 2023

Le donne italiane potranno andare in pensione a 58 anni se viene riconfermata opzione donna. I requisiti

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pensioni (Foto Adobe)

Buone notizie per quanto riguarda le lavoratrici italiane che si apprestano ad andare in pensione. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha infatti dato il via libera, a partire dal 2023, per uscire dal mondo del lavoro a 58 anni se si rispettano alcuni requisiti ed una importante scadenza.

In questo modo le donne che hanno degli specifici requisiti potranno andare in pensione ancora prima del raggiungimento dei 67 anni necessari ora per beneficiare della pensione di vecchiaia. La conferma di estendere l’opzione di pensione anticipata dedicata alle lavoratrici è stata anche confermata dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Opzione donna: i requisiti per il pensionamento a 58 anni

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pensione (Foto Pixabay)

Per chi non lo avesse ancora capito stiamo parlando della proroga di opzione donna che potrebbe essere prorogata almeno fino al 2023. Questo ovviamente se il nuovo Governo deciderà il destino della Riforma Pensioni. Se dal canto suo il presidente dell’INPS Tridico non ha mai visto di buon occhio opzione donna, con la caduta del governo potrebbero prendere piede due ipotesi.

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La prima opzione riguarda il pensionamento a 63 anni per i lavoratori per merito dell’Ape Sociale; la seconda opzione riguarda invece l’allargamento della platea di donne potenziali beneficiarie della pensione a 58 anni di età e quindi opzione donna. Ma quali sono le donne che potrebbero beneficiare di opzione donna?

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Se opzione donna dovesse essere riconfermata ci sarà sicuramente qualche piccolo aggiustamento rispetto alla versione attuale. Ad andare in pensione saranno solo le donne con un’età anagrafica di 58 o 59 anni e un’età contributiva di 35 anni. Mentre il requisito contributo rimane fisso a 35 anni, l’accesso a 58 o 59 anni è vincolato alla tipologia di lavoro svolto dalle donne.

Saranno però solo le lavoratrici dipendenti a poter beneficiare della pensione anticipata implicita in opzione donna. Le autonome dovranno invece attendere qualche anno in più. Ricordiamo, infine, che opzione donna è sostenuta da Governo e INPS poiché non pesa in maniera importante sul bilancio nazionale.

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