La Bce sta aumentando i tassi di interesse e ancora cresceranno a settembre. Ecco cosa accade per i mutui
L’inflazione cresce ancora in Italia e in Europa. E’ l’effetto dell’aumento delle materie prime energetiche, prima di tutto il gas. Infatti, l’aumento del gas ha provocato di conseguenza l’incremento del prezzo dell’energia elettrica visto che le centrali sono principalmente alimentate a gas.
Protratto questo problema per mesi ha condizionato tutti gli altri prezzi sul mercato scatenando un’inflazione tale che in Italia non si registrava dal 1986. A peggiorare la situazione poi si sono aggiunti gli alti e bassi del prezzo dei carburanti che incidono sul trasporto dei beni.
La Bce si è vista costretta ad esercitare il suo ruolo, tra gli altri, di regolazione della moneta. Pertanto, si è deciso per l’aumento dei tassi di interesse, ossia del costo del denaro. Si tratta di un’azione tipica e necessaria per contenere l’aumento dei prezzi e frenare l’inflazione nel medio e lungo periodo.
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Ciò provocherà degli effetti nella vita reale delle persone. Infatti, aumentare il tasso di interesse significa che un prestito, un mutuo, un finanziamento, costa di più a chi lo chiede perché si attua un tasso di interesse più alto. La Banca centrale ha aumentato il tasso portandolo a mezzo punto, ossia 0,50. Le scorse settimane era stato aumentato di 0,25.
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