Autunno e risparmi, due parole in contrasto per quello che verrà vista la situazione ecomica e l’instabilità politica
I risparmi degli italiani sono una “garanzia psicologica” che favorirà la tenuta dei consumi quando l’inflazione sarà in discesa nel corso de 2023. È ciò che emerge dall’ultimo Report di Area Studi Legacoop e Prometeia dove si evidenza che l’effetto difficilmente coinvolgerà i lavoratori dipendenti che hanno un reddito basso.
Si sottolinea anche che durante la pandemia la tendenza al risparmio sia aumentata vista l’incertezza che regnava. In parallelo c’è stata anche una una riduzione del consumo, con un quasi raddoppio dei flussi nel 2020 paragonate alle medie degli anni precedenti la pandemia. 8,0% del 2019, pari a 93 miliardi, e 15,6%, pari a 175 miliardi. Livelli ancora più superiori nel 2021 (12,4%, pari a 153 miliardi).
I rischi sociali sono altissimi, ha detto Mauro Lusetti, presidente di Legacoop. Ha ricordato come già durante la pandemia l’osservatorio denunciava lo squilibrio, non solo tra le imprese ma anche tra le famiglie.
Autunno che verrà, squilibri nei risparmi
Da una parta c’era chi accumulava risparmi in caso di imprevisti, dall’altro, invece, c’era chi si impoveriva sempre di più.
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La ricetta per Lusetti, alla luce delle condizioni in Italia, sono “politiche di protezione sociale eccezionali“. Il motivo è che pur volendo credere alle previsioni secondo le quali nei prossimi mesi l’inflazione calerà, l’autunno, dice, sarà comunque durissimo.
A tutto ciò, con i cittadini che vivono le paure del tempo e il potere d’acquisto che cala sempre di più, c’è anche l’instabilità politica con un governo caduto anzitempo “capolavoro di irresponsabilità”, afferma.
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Per i prossimi mesi sono previsti ancora aumenti di bolletta. La guerra in Ucraina va avanti e gas ed elettricità ovviamente serviranno di più nella stagione fredda.
Il dimissionario governo Draghi ha licenziato il secondo Decreto aiuti mentre molti italiani stanno attendendo l’erogazione della misura principe del primo, ossia il bonus 200 euro. In tanti, infatti, lo riceveranno dopo l’estate.
Numeri importanti arrivano dall’Istat che spiegano come gli italiani stanno affrontando la crisi. Sono in calo le vendite dei beni non alimentari (-0,8% in valore e -3,3% in volume) nel secondo trimestre 2022.
Salgono invece quelli alimentari con un valore +4,5% e una diminuzione in volume (-4,4%). Dati che indicano quali siano in questi mesi le esigenze degli italiani. In discesa soprattutto i beni come elettrodomestici e informatica.