Risparmiare coi condizionatori è possibile in questa estate torrida: come fare per evitare di ricevere una bolletta salata
Chi accende il condizionatore d’aria a casa sa che tra qualche mese riceverà un conto più salato del solito. C’è però chi non resiste alle alte temperature ed è disposta a pagare di più pur di avere qualche ora di refrigerio.
È importante però conoscere come evitare di ricevere fatture troppo salate. Infatti c’è anche l’uso scorretto del dispositivo che fa lievitare la fattura finale. Vediamo quali sono i consigli da seguire per cercare di non spendere troppo.
Innanzitutto ricordiamo che è possibile disporre del bonus condizionatori. È prevista una detrazione del 50% per l’acquisto di un climatizzatore di sia di almeno classe A+ se abbinata alla ristrutturazione della casa (il cosiddetto bonus ristrutturazioni). C’è una condizione però: i lavori devono essere avviati già dal 1 gennaio dell’anno precedente rispetto all’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Il tetto per il 2022 è di 10 mila euro: su tale cifra va calcolata la detrazione del 50% da ripartire in dieci quote annuali di pari importo a rimborso Irpef.
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Se invece si sta usufruendo dell’ecobonus e si stanno svolgendo lavori di riqualificazione energetica, lo sconto cresce fino al 65%. In tal caso l’importo massimo di spesa detraibile è di 46.154 euro, spesa divisa sempre in dieci quote annuali.
E per contenere i consumi? È bene scegliere un modello di condizionatore di classe A o superiore. La bolletta infatti si può ridurre fino al 30-40% annuo.
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Anche l’installazione di un condizionatore inverter al posto di uno tradizionale riduce i consumi. Funziona che che una volta raggiunta la temperatura, non si spegne ma funziona al minimo.
Altri aspetti da non sottovalutare e che fanno risparmiare è la manutenzione dell’impianto e la pulizia dei filtri. Un sistema pulito lavora di meno e di conseguenza consuma anche di meno.
Quando fa molto caldo si imposta il condizionatore a temperature molto basse. Ciò è sconsigliato perché oltre a provocare un danno al corpo (soprattutto per lo sbalzo di temperatura), cala anche il costo in bolletta. L’ideale sarebbe 4-5 gradi in meno rispetto all’ambiente esterno, usando la funzione di deumidificatore.
Infine, oltre a chiudere bene porte e finestre per non far entrare aria calda, è importante anche come piazzare il pezzo esterno. Dove possibile, è meglio se non è troppo esposto al al sole ma possa avere un minimo di copertura (ideale anche per l’inverno). Se sulla ventola arriva meno calore, il lavoro da fare sarà minore e ciò porta a un risparmio.