La comodità della PostePay sta nel depositare quanto basta per le spese personali; ma esiste un massimo di giacenza? Scopriamolo insieme
Quando ha avuto il suo esordio, la carta prepagata PostePay ha presentato da subito i vantaggi che sono stati poi intuiti progressivamente: in primo luogo, la prerogativa di non avere un conto corrente. Ciò si traduce – in termini molto più pratici – non solo nella condizione di non doversi sobbarcare le spese di un conto corrente e dell’eventuale impossibilità di alimentarlo (si considerino i risparmiatori più svantaggiati); ma anche di non esporre una cospicua giacenza all’accesso esterno durante gli acquisti e le spese.
In sostanza, non è di poco conto l’importanza di utilizzare ciò che si ritiene sufficiente per affrontare eventualmente le inevitabili ma piccole uscite di denaro “rituali” evitando l’utilizzo delle più diffuse carte magnetiche bancomat e delle carte di credito. Tramite PostePay si può lasciare a casa il denaro contante, oppure sostituire le altre carte con essa nel passaggio della banda magnetica sui dispositivi POS dei negozi, oltre che utilizzarla per gli acquisti on line.
PostePay, quali importi non può superare la ricarica?
Sembra fatta per loro, tanto che la carta ricaricabile di Poste Italiane ha immediatamente incassato uno strepitoso riscontro tra gli utenti più giovani: in essa, si è compresa la possibilità di evitare troppo denaro con sé; in più, una modalità di gestire con attenzione le uscite da parte dei genitori, i primi promotori dell’attivazione di una carta per ciascun figlio. Ovviamente, l’estrema semplicità di utilizzo ha fatto la sua parte.
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Su un piano meramente finanziario, non bisogna dimenticare le esigue spese di gestione che hanno consolidato la comprensibile attrazione per questo strumento e anche tra gli utenti fuori dagli uffici postali. Procedere alla ricarica della carta è estremamente semplice e le varie modalità permetto di accedere a diversi piani di convenienza: ad esempio, ricaricando tramite app o telematicamente si evita la commissione di 1 euro richiesta allo sportello postale.
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Esiste un tetto massimo di ricarica? Iniziamo innanzitutto ragionando in termini generali per arrivare poi al dettaglio. Annualmente, non si possono effettuare ricariche per un importo complessivo superiore a 50.000 euro sulle carte Postepay intestate ad una stessa persona. A fronte di questo limite, la ricarica giornaliera su una singola carta prepagata non deve superare l’importo di 3.000 euro, eccetto che essa venga effettuata presso un tabaccaio, il quale non può accettare una somma oltre 997 euro.