Il contribuente si rivolge a questo libero professionista per la dichiarazione redditi e non solo, fiducioso nella competenza. Quanto costa
È trascorso quasi un mese dal termine del primo appuntamento semestrale con la presentazione della dichiarazione dei redditi. Tale data ha concluso per quest’anno il lungo e solerte lavoro delle famiglie e dei soggetti giuridici riguardante la raccolta delle carte utili per poter concorrere alle abituali detrazioni; per intenderci, i contribuenti fisici possono detrarre le spese mediche presentando le fatture e i pagamenti sostenuti.
I primi contribuenti a tagliare per primi il traguardo delle consegne sono stati tutti coloro che hanno provveduto ad inoltrare il modello della dichiarazione nella modalità precompilata dall’Agenzia delle Entrate. Tale versione ha consentito, sì, di chiudere in fretta (in assenza di errori o integrazioni) la questione della dichiarazione, ma ha evitato loro di essere oggetto di eventuali verifiche del Fisco, in virtù della compilazione effettuata dal medesimo.
Dal punto di vista dell’impegno dei cittadini chiamati singolarmente a questo adempimento, la correttezza di quanto presentato è fondamentale per superare ogni rischio di sanzioni e interessi; inoltre, essa consente di mettere nelle migliori condizioni il professionista a cui ci affidiamo se procediamo con la classica compilazione, sia essa di un CAF o ad opera di un commercialista.
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Anche in caso di errore, la responsabilità del professionista è salva se viene accertata la fallacia dei dati da parte del contribuente stesso; pertanto pagherà in prima persona le eventuali multe. Per risparmiare, molti cittadini si affidano ad un CAF o patronato, in quanto le spese sono minime e non riguardano la consulenza quanto piuttosto l’iscrizione ad una sigla sindacale cui spesso questa tipologia di servizi fa capo.
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Altri contribuenti rimangono fedeli al caro e vecchio commercialista e ovviamente a lui non ci si rivolge soltanto in occasione della presentazione del modello 730. Per capire quanto possa guadagnare questo professionista bisogna considerare l’esperienza e la specializzazione, la zona geografica dove esercita e l’età. Mediamente lo stipendio si aggira sui 33.000 euro annui. In base ai contratti nazionali, in qualità di impiegato presso studi associati, un commercialista incassa 1.200 euro netti al mese se si tratta di un profilo junior, arrivando a punte di 2.200 euro netti al mese per il profilo di maggior esperienza. Sono gli specialisti di fiscalità aziendale a guadagnare di più: tra 2.500 euro agli oltre 5.000 euro netti.