Per i residenti all’estero che percepiscono la pensione e hanno una casa in Italia, ecco come affrontano la questione IMU. I dettagli
È trascorso circa un mese dalla scadenza del primo termine, quello semestrale, relativo al pagamento dell’imposta comunale IMU. I Comuni, infatti, riscuotono direttamente l’imposta sul possesso di un’abitazione non dichiarata “prima casa”, ovverosia quella casa considerata residenza. Le “prime case” ad essere eccettuate dall’esenzione del versamento sono le ville e le abitazioni di lusso.
Il prossimo appuntamento che riguarda il pagamento della seconda rata (per coloro che non hanno pagato in un’unica soluzione) è previsto entro la metà del prossimo dicembre. Un pagamento, quello effettuato e quello da effettuare, che non salva nemmeno le coppie composte da marito e moglie, nelle quali, pur separate, in cui ciascuno dei due vive in abitazioni differenti, non hanno dimostrato tutti i criteri di fronte alla legge per pagare l’imposta una sola volta.
Consideriamo il caso che un pensionato fosse in possesso di una casa. Ma non stiamo parlando di un pensionato qualunque, bensì di un percettore della pensione INPS residente fiscalmente all’estero, e in possesso di un immobile sul territorio italiano. Il pensionato connazionale è ufficialmente ritenuto residente all’estero se è iscritto nelle liste dell’AIRE ed ha inoltre ottenuto lo statuto di “residente non abituale” dal Paese che lo ospita.
Leggi anche: Novità Superbonus: scatta la proroga in questi due casi
Inoltre, la pensione viene erogata inderogabilmente in regime di convenzione internazionale con l’Italia, maturata tramite il complessivo numero di contributi versati in Italia con i contributi versati all’estero in un Paese convenzionato, che sia comunitario o extracomunitario (purché abbia stipulato con l’Italia una convenzione bilaterale di sicurezza sociale).
Leggi anche: Pensioni INPS, cedolino agosto più ricco: chi riguarda
Pur essendo (per la legge di bilancio 2022) una misura temporanea, valida per l’anno in corso, questa vede un’aliquota dell’IMU ridotta al 37,5%. I titolari della pensione, dunque, non debbono percepire un trattamento maturato soltanto in Italia o soltanto all’estero; per queste due opzioni, non si ottiene la riduzione. Per il prossimo anno, se non ci sono modifiche legislative, viene ripristinata l’aliquota vigente con la legge di Bilancio 2021: l’aliquota del 50%.