Ecco in quali Stati esteri (e a portata di mano) il pensionato è soggetto al minimo al versamento delle tasse. Vediamo dove
Mancano pochi giorni dalla nuova tornata delle pensioni INPS. I giorni roventi del mese di agosto si aprono con il consueto calendario di erogazioni per coloro che ritirato personalmente il rateo in contanti presso l’ufficio postale. Decisamente molti meno incombenze incontrano coloro che hanno deciso di farsi accreditare l’importo direttamente sul conto corrente.
Si sa, la pensione rappresenta un punto di approdo che accompagna la vita del lavoratore. Nel corso del lungo impegno presso le occupazioni professionali si pensa che il trattamento previdenziale possa giungere in tempo per congedarsi da quelle attività che col tempo gravano in misura maggiore a causa dell’avanzare dell’età e vivere possibilmente l’ultima parte della propria vita nel riposo e nella tranquillità.
Toccare l’obiettivo “pensione”, ciascuno secondo la personale dimensione lavorativa, è oggetto di molti discorsi e di tanta letteratura giornalistica. Ma volgendo lo sguardo sui cedolini pensionistici, le voci di tassazione impresse sul reddito lordo non sono affatto gratificanti. Talvolta accade che qualcuno prenda la decisione di inaugurare la nuova vita, dopo il congedo, presso un altro Paese, dove ritiene di poter vivere in una dimensione più congeniale alle aspettative e – dobbiamo dirlo – dove le tasse possano allentare radicalmente la morsa sul contributo per vivere.
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Bene, non molto lontano dall’Italia, ci sono tre Stati che permettono di accogliere i pensionati provenienti dall’estero applicando loro una tassazione non certo agevolata, ma inequivocabilmente bassa. Si tratta di Portogallo, Turchia e Cipro. Per entrare nel regime tributario del Paese ospitante, occorre innanzitutto essere iscritti all’AIRE, in quanto considerati fiscalmente residenti all’estero, e non aver avuto il domicilio o la dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno.
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Lo Stato italiano esenta la propria pensione soltanto per i residenti all’estero che hanno lavorato nel settore privato. Richiedendo lo statuto di “residente non abituale”, il Portogallo offre una tassazione al 10% per 10 anni di imposte sulla pensione, purché non si abbia vissuto nei 5 anni in Portogallo nei 5 anni precedenti la richiesta. Pari condizioni consentono in Turchia di godere di una tassazione del solo 20% della pensione lorda italiana. Il Paese più conveniente è Cipro, dove la tassazione è del 5% sui redditi da pensione provenienti dall’estero e superiori a 3.420 euro; al di sotto di tale soglia, l’assegno previdenziale non è soggetto a tassazione.